Figlio di Desiderio ultimo re dei Longobardi e di sua moglie Ansa, Adelchi fu associato al trono dal padre nel 759.
Nel 769 Bertrada regina dei Franchi organizzò i fidanzamenti del figlio Carlo Magno con Desiderata, sorella di Adelchi e dello stesso Adelchi con Gisela, sorella di Carlo Magno. Carlo sposò Desiderata e la ripudiò dopo due anni mentre il fidanzamento di Adelchi fu annullato a seguito della rottura dei rapporti tra Franchi e Longobardi.
Nel 773 Adelchi comandò l'esercito longobardo che doveva impedire la discesa in Italia di Carlo Magno, chiamato in Italia dal papa, venne sconfitto e si chiuse in Verona, ma la città fu espugnata e Adelchi si rifugiò presso Costantino V imperatore di Bisanzio.
Un suo tentativo di sbarco in Calabria alla testa delle truppe bizantine fu sventato da Grimoaldo principe di Benevento: secondo alcuni lo stesso Adelchi morì in battaglia.
Secondo altri Adelchi avrebbe fomentato la rivolta di Arechi II duca di Benevento e quella di Tassolone duca di Baviera, entrambi suoi parenti. Le due rivolte furono rapidamente sedate da Carlo Magno che nel 787 ottenne l'atto di sottomissione di Arechi mentre Tassilone venne condannato a morte nel 788 poi graziato e relegato in convento come la moglie e i figli.
Alessandro Manzoni gli dedicò la tragedia in cinque atti che descrive gli avvenimenti immediatamente precedenti alla caduta del regno longobardo.

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Riferimenti letteratura:

Eginardo - Vita di Carlo Magno

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