Il poeta e scrittore Giovan Battista Marino nacque a Napoli il 14 ottobre 1568 da famiglia agiata. Intraprese lo studio delle lettere in contrasto con il padre che lo voleva giurista e che arrivò a cacciarlo da casa. Dal 1596 fu al servizio del principe Matteo di Capua ma nal 1602 dovette lasciara Napoli per problemi con la legge, durante gli ultimi anni era stato infatti incarcerato due volte per cause non chiare.
A Roma, alla corte del cardinale Pietro Aldobrandini, iniziò a pubblicare raccolte di poesie.
Nel 1608 accompagnò il cardinale alla corte dei Savoia dove fu avversato da Gaspare Murtola segretario del duca Carlo Emanuele I. Dopo qualche tempo il Murtola, per gelosia, organizzò un attentato alla vita di Marino e più tardi riuscì a farlo incarcerare per alcuni anni.
Nel 1615 fu chiamato alla corte di Maria de' Medici vedova di Enrico IV re di Francia dove si trattenne fino al 1623 vivendo il suo periodo di maggiore celebrità. In quegli anni scrisse l'Adone considerato il suo capolavoro.
Tornò a Napoli malato e vi morì nel 1625.