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Ignazio Silone



Ignazio Silone nacque a Pescina dei Marsi (L'Aquila) nel 1900. Il suo vero nome era Secondo Tranquilli.
Perduti i genitori e cinque fratelli in un terremoto trascorse l'infanzia in condizioni di grande povertà.
Ben presto prese ad occuparsi di politica e nel 1921 partecipò alla fondazione del Partito Comunista Italiano. Sotto il fascismo dovette espatriare in Svizzera dove visse fino al 1945.
Staccatosi dal Partito Comunista nel 1930, nel 1940 entrò a far parte della direzione del Partito Socialista Italiano.
Nel 1941 pubblicò in tedesco a Zurigo Il seme sotto la neve, ripubblicato in italiano a Lugano l'anno successivo. Nel 1942 fondò la rivista Terzo Fronte per sostenere la politica della disobbedienza civile e la tesi della "Terza Via", cioè la ricerca di un'alternativa alla democrazia e alle dittature.
Il 14 dicembre 1942 venne arrestato per illecita attività politica ma la richiesta di estradizione del governo italiano non venne accettata e lo scrittore fu internato a Baden per motivi di salute fino al rientro in Italia.
Silone tornò in Italia il 13 ottobre 1944 e continuò in patria la sua attività culturale pubblicando molti saggi sulla situazione politica del dopoguerra.
Nel 1946 assunse la direzione del periodico Europa Socialista svolgendo contemporaneamente un0intensa attività nel Partito Socialista del quale rivendicava l'autonomia dal PCI.
Nel 1949 pubblicò Fontamara e Una manciata di more, quast'ultimo romanzo per la critica alla politica filosovietica del PCI lo portò a duri contrasti con Palmiro Togliatti e gli procurò attacchi da parte dell'Unità e di Rinascita.
Candidatosi per il Partito Socialdemocratico nel 1953 incassò un netto insuccesso che lo indusse ad ritirarsi dalla vita politica. Negli anni successivi contribuì alla fondazione dell'Associazione per la libertà della cultura e della rivista Tempo presente.
Nel 1962 iniziò la sua collaborazione con Il resto del carlino.
Nel 1963 accettò l'incarico di addetto culturale dell'ambasciata statunitense a Roma. Nel 1966 ricevette la laurea honoris causa dall'università di Yale.
Nel 1965 finalmente ebbe un ampio apprezzamento dalla critica italiana per il romanzo Uscita di sicurezza.
Con L'avventura di un povero cristiano, ricostruzione delle vicende di Celestino V, Silone vinse il Premio Campiello nel 1968. Nello stesso anno gli venne conferito a Gerusalemme il Premio internazionale di letteratura.
Ottenne inoltre la laurea honoris causa dell'Università di Tolosa.
Dopo aver combattuto per anni contro varie malattie morì il 22 agosto 1978 in una clinica di Ginevra.

Opere:

- Fontamara
- Pane e vino
- Il seme sotto la neve
- L'avventura di un povero cristiano
- La volpe e le camelie
- La scuola dei dittatori
- Il segreto di Luca
- Uscita di sicurezza
- Una manciata di more


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