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Felice IV papa



Originario di Benevento. Successore di Giovanni I, che era morto in carcere a Ravenna il 18 maggio 526, Felice IV fu eletto per volontà di Teodorico e consacrato pontefice il 12 luglio 526.
Nonostante la procedura anomala nessuno osò opporsi a Teodorico e Felice IV seppe approfittare del favore della corte ravennate per ottenere importanti concessioni e donazioni.
Venne così ripristinata la consuetudine di far giudicare al pontefice o ai suoi delegati i reati compiuti da membri del clero e furono istituite sanzioni per chi fosse contravvenuto a questa norma.
Dopo la morte di Teodorico (30 agosto 526), la figlia di lui Amalasunta donò alla chiesa due antichi templi situati nel Foro Romano, edifici che furono trasformati da Felice IV nella Basilica dei Santi Cosma e Damiano.
Sul piano dottrinale si ricorda l'intervento di Felice IV nella questione del semipelagianesimo. I semipelagiani mediavano la teoria del pelagianesimo secondo la quale l'essere umano può raggiungere la salvezza servendosi esclusivamente del libero arbitrio sostenendo che l'uomo può muovere verso la salvezza tramite la propria volontà ma non riesce a raggiungerla senza l'intervento della grazia divina.
Il sinodo di Orange del 529, basandosi sui testi inviati da Felice IV condannò il semipelagianesimo.
Poco prima di morire Felice IV tentò di influenzare l'elezione del suo successore consegnando il palio all'arcidiacono Bonifacio e raccomandando questa scelta alla corte di Ravenna. Una parte del clero si oppose all'arcidiacono (che comunque divenne papa con il nome di Bonifacio II) e nominò Dioscoro che fu antipapa dal 22 settembre al 14 ottobre del 530.
Santo, Felice IV è ricordato dalla Chiesa il 30 gennaio.


Vedi anche:
  • Cronologia dei Papi ed Antipapi





  • Indice sezione