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Vigilio papa
Appartenente ad un'agiata famiglia romana, Vigilio divenne diacono nel
531
durante il pontificato di
Bonifacio II
. Questo stesso pontefice indicò Vigilio come suo successore ma per non violare i canoni procedurali in un secondo momento annullò il decreto.
Per volontà di
Agapito I
si stabilì a
Costantinopoli
dove entrò in rapporti amichevoli con l'imperatrice
Teodora
che, in quegli anni, era in cerca di alleanze a favore della causa monofisita e le promise, in caso di sua elezione al soglio pontificio, di annullare il
Concilio di Calcedonia
e di reintegrare i vescovi deposti.
Quando
Agapito
morì nel
536
, Vigilio tornò a
Roma
per accedere al seggio pontificio con l'appoggio imperiale ma trovò che
Silverio
era già stato eletto con il sostegno del re dei
Goti
Teodato
.
Durante l'autunno del
536
il re ostrogoto
Vitige
, che nel mese di agosto aveva preso il potere facendo uccidere
Teodato
, assediò
Roma
ma in dicembre venne scacciato dal generale bizantino
Belisario
. A questi Vigilio presentò le proprie credenziali (le lettere di
Teodora
che promuovevano la sua elezione) e
Silverio
, accusato di aver complottato con
Vitige
, venne deposto. Il 29 marzo
537
Vigilio fu consacrato vescovo di
Roma
.
Se dalle trame politiche che portarono a questa elezione certamente non regolare l'imperatrice
Teodora
aveva desiderato ottenere il sostegno della Chiesa di Occidente per i monofisiti rimase delusa: Vigilio non deviò in questo senso dalla condotta dei suoi predecessori e non riabilitò il patriarca Antimo che era stato deposto dal suo ufficio per volontà di
Agapito I
.
Durante i primi tre anni del suo pontificato Vigilio si adoperò per riparare i danni subiti dalle chiese romane durante l'assedio di
Vitige
, costruì un oratorio nel Palazzo Lateranense che prese il suo nome, e fu molto attivo sul piano dottrinale indirizzando lettere e disposizioni a molti vescovi in
Europa
.
Nel
540
Vigilio scrisse all'imperatore
Giustiniano
ed al patriarca di
Costantinopoli
ribadendo le deliberazioni dei Concili di
Efeso
e di
Calcedonia
. Successivamente rifiutò di sottoscrivere l'editto con il quale
Giustiniano
condannava i
Tre Capitoli
e minacciò di scominica chiunque lo avesse rispettato: per questo motivo fu forzatamente condotto a
Costantinopoli
dove visse per otto anni in condizione di semiprigionia.
Nel
545
si era trasferito in
Sicilia
per sfuggire alla minaccia dei
Goti
che, infatti, poco dopo avevano assediato
Roma
. Vigilio inviò navi cariche di derrate per soccorrere gli alleati ma i
Goti
riuscirono ad intercettarle.
La pressione dell'imperatore da un lato e le reazioni ostili delle Chiese occidentali dall'altro, portarono il pontefice a reiterati cambiamenti di opinione. Nel
552
Vigilio subì atti di violenza e tentativi di rapimento, riuscì infine a fuggire a
Calcedonia
ma si ammalò.
Nel
553
, costretto dall'imperatore, il pontefice convocò il
Concilio di
Costantinopoli
II senza chiamare i vescovi latini ma rifiutò di intervenire. Emise comunque un documento detto
constitutum
nel quale esprimeva il suo personale parere condannando i
Tre Capitoli
in quanto scritti ma non i loro autori, adducendo varie ragioni fra cui l'ingiustizia di sottoporre a giudizio dei morti.
Nel
554
infine Vigilio fu costretto ad approvare i canoni del
Concilio di
Costantinopoli
II e dopo qualche tempo ottenne il permesso di rientrare a
Roma
, ma durante il viaggio di ritorno morì a
Siracusa
il 7 giugno
555
.
Fu sepolto a
Roma
nella chiesa di San Silvestro in
via Salaria
(Catacombe di Priscilla) e più tardi trasferito in
San Pietro
.
Gli successe
Pelagio I
.
Vigilio creò cardinale il poeta
Aratore
(
544
) e fece leggere in pubblico il suo poema.
Riferimenti letteratura:
Procopio di Cesarea - La guerra gotica
Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare
Vedi anche:
Cronologia dei Papi ed Antipapi
Indice sezione