4/vgF0McT6WBi1RPOKg40mK96lk1bJq1dTncfbVzjMYsVgdkLfU3L2ZoQ

Sunelweb
    
Guida rapida
A B C D E F G H I J K L M
N O P Q R S T U V W Y Z  
 

Clemente IX papa



Giulio Rospigliosi nacque il 27 gennaio 1600 a Pistoia da una famiglia di origini milanesi stabilitasi in Toscana nel XII secolo ed arricchitasi con la produzione e il commercio della lana, ottenendo titoli nobiliari e cariche pubbliche.
L'educazione di Giulio ebbe inizio a Pistoia, nel 1610 ricevette la tonsura e gli ordini minori e dal 1641 fu al seminario romano dei Padri Gesuiti. Completò i suoi studi a Pisa dal 1618, laureandosi in filosofia e teologia nel 1624.
Introdotto alla corte del Cardinale Antonio Barberini, il giovane chierico fu apprezzato negli ambienti della curia romana e rimase con i Barberini per vent'anni ricevendo vari incarichi e continuando a coltivare la sua passione per le belle lettere.
Intorno al 1630 il Rospigliosi, con l'aiuto finanziario della famiglia, allestì una propria corte e fu chiamato ad assolvere incarichi più prestigiosi alla Segreteria dei Riti e al Capitolo di Santa Maria Maggiore. Nel 1635 ottenne l'ambito incarico di Segretario dei Brevi ai Principi con l'appoggio della famiglia Barberini.
Dal 1644 fu in Spagna come nunzio apostolico e vi rimase fino al 1653 mentre sul soglio pontificio sedeva Innocenzo X, avversario della famiglia Barberini alla quale Rospigliosi era molto legato.
Nel 1655 fu eletto Alessandro VII che conferì al Rospigliosi l'incarico di Cardinale Segretario di Stato e nel 1657 lo nominò carardinale presbitero.
Il 26 giugno 1667 fu incoronato pontefice e scelse il nome di Clemente IX. Nel 1669 con la bolla Venerabilis Frater, nota come Pace Clememtina, proclamò la soluzione del dissidio relativo alle proposizioni di Giansenio. La bolla chiudeva un lungo periodo di trattative condotte dal nunzio apostolico a Parigi Niccolò Bargellini e dal ministro francese Hugues de Lionne tra l'episcopato e la corte di Luigi XIV e dichiarava risolta l'opposizione di cinque prelati che in realtà sottoscrissero la formula di condanna del giansenismo con molte riserve espresse soltanto in segreto.
Durante il suo pontificato, Clemente IX fornì aiuti finanziari a Venezia per la guerra contro i Turchi ma questi risultarono comunque vincitori e il 6 settembre 1669 conquistarono la fortezza di Candia, ultimo possedimento veneziano nel Mediterraneo Orientale.
Dopo essere stato colto due volte da colpo apoplettico, Clemente IX morì il 9 dicembre 1669 e fu sepolto in Santa Maria Maggiore in Roma.
Suo successore fu Clemente X.


Vedi anche:
  • Cronologia dei Papi ed Antipapi




  • Indice sezione