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Ricimero



Di origine germanica, nacque intorno al 405 d.C., figlio di un principe dei Suebi e di una principessa visigota figlia del re Vallia.
Fu educato alla corte di Valentiniano III, quindi militò con il generale Flavio Ezio.
Morti Valentiniano ed Ezio, prese il potere Petronio Massimo ma morì durante il sacco di Roma operato nel 455 dal vandalo Genserico.
Divenne imperatore Avito che affidò a Ricimero il comando militare dell'impero d'Occidente.
Ricimero curò l'allestimento di una nuova flotta con la quale nel 456 sconfisse quella dei Vandali. Successivamente battè i Vandali anche sulla terraferma, in Sicilia, comandando contro di loro un esercito di mercenari germanici.
Il 16 ottobre 456, a Piacenza, Ricimero si scontrò con Avito con il consenso del Senato. L'imperatore fu sconfitto e giustiziato. Da quel momento Ricimero fu l'effettivo detentore del potere su quanto restava dell'impero d'Occidente ma preferì non farsi mai proclamare personalmente imperatore lasciando l'onore (e i rischi) della carica ad una serie di personaggi da lui controllati.
Maggiorano, divenuto imperatore nel 457, si dimostrò troppo intraprendente per Ricimero che nel 461 lo fece rinunciare all'impero e poco più tardi lo fece eliminare.
Gli successe Libio Severo che non era gradito all'imperatore di Bisanzio Leone I il Trace. Libio Severo morì nel 456 probabilmente avvelenato da Ricimero ed alcuni mesi dopo Leone impose la nomina di Antemio.
Quando nel 468 partecipò alla spedizione di Leone contro i Vandali e la spedizione fallì, Ricimero perse il favore di Leone che lo sospettava in qualche modo responsabile della sconfitta.
Alcuni anni dopo (472) Ricimero attaccò Antemio, lo sconfisse e lo uccise, ma morì a sua volta di malattia dopo alcune settimane.
Ricimero, che era cristiano-ariano, fece costruire a Roma la chiesa di S. Agata dei Goti dove si professava, appunto, il culto degli ariani.


Riferimenti letteratura:
  • Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare



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