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Roberto il Saggio re di Napoli
Terzo figlio di
Carlo II d'Angiò lo Zoppo
e di
Maria d'
Ungheria
, nacque nel
1277
.
Nel corso della guerra dei
Vespri Siciliani
,
Carlo II
fu catturato dagli
Aragonesi
e per essere rilasciato dopo quattro anni di prigionia dovette consegnare tre figli in ostaggio: Roberto,
Ludovico
e
Raimondo Berengario
che rimasero in
Spagna
otto anni.
Dopo la morte del fratello maggiore
Carlo Martello
e la rinuncia di
Ludovico
che prese i voti dell'ordine dei
Francescani
, Roberto divenne l'erede del trono paterno.
Sposò
Iolanda d'Aragona
, sorella di
Giacomo II
, con il quale aveva concordato la restituzione alla casa d'Angiò della
Sicilia
che era passata agli
Aragonesi
nel
1282
ma i
Siciliani
non accettarono l'accordo ed incoronarono
Federico III
fratello di
Giacomo
. Dopo il trattato di Caltabellotta del
1302
la
Sicilia
fu definitivamente separata dal regno di
Napoli
e rimase agli
Aragonesi
.
Morto
Carlo II
, Roberto fu incoronato nel
1309
(Roberto I re di Napoli) dal papa
Clemente V
del quale fu poi vicario in
Romagna
.
Gli anni del suo regno furono caratterizzati dalle lotte fra guelfi e ghibellini, lotte che lo videro spesso alla testa della parte guelfa: nel
1310
per contrastare la discesa in
Italia
dell'imperatore
Enrico VII di Lussemburgo
, poi contro i
Visconti
, gli
Scaligeri
,
Ludovico il Bavaro
e
Giovanni di Boemia
.
Il suo unico figlio maschio,
Carlo duca di Calabria
, sposò
Maria di Valois
, sorella del re di
Francia
Filippo VI
. Morì prematuramente lasciando due figlie,
Giovanna
e
Maria d'Angiò
, la prima delle quali fu erede del trono di
Napoli
alla morte di Roberto avvenuta nel
1343
.
Fu Roberto d'Angiò a volere il matrimonio di
Giovanna
con
Andrea d'
Ungheria
, unione che avrebbe originato una serie di drammatiche conseguenze al momento della successione culminanti con l'assassinio di
Andrea
.
Roberto d'Angiò riuscì ad estendere il suo potere al di fuori del regno di
Napoli
, fra il
1317
ed il
1319
fu infatti nominato senatore di
Roma
, signore di
Brescia
e signore di
Genova
, cariche che andavano ad aggiungersi ai suoi domini piemontesi portandolo per un periodo della sua vita ad essere quasi egemone sull'intera penisola. Sempre vani rimasero invece i suoi sforzi per riprendere la
Sicilia
.
Mecenate e dotato di una grande cultura che gli valse l'appellativo 'il Saggio' , fu ricordato dal
Petrarca
che gli dedicò l'
Africa
.
Promosse opere pie e costruzioni di edifici religiosi, concluse un accordo con il sultano d'
Egitto
per destinare dodici frati francescani alla cura del Santo Sepolcro.
Fece tradurre in latino
Aristotele
e
Galeno
e si circondò di famosi giureconsulti come
Bartolomeo da Capua
protonotaro e logoteta, Nicola d'Alife, Andrea d'
Illiria
e Luca da Penna.
Riferimenti letteratura:
Cesare Cantù - Storia degli Italiani
Vedi anche:
Dinastie Angioine
Re di Napoli
Riferimenti Genealogici
Padre:
Carlo II d'Angiò
Madre:
Maria d'Ungheria
Famiglia:
Angioini
Fratelli e sorelle:
Carlo Martello d'Angiò
Angiò Bianca
Filippo I d'Angiò
Giovanni d'Angiò
Margherita d'Angiò
Figli:
Carlo duca di Calabria
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