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Giovanni Antonio Orsini del Balzo



Giovanni Antonio (Giannantonio) Orsini del Balzo, figlio di Raimondo Orsini del Balzo e di Maria d'Enghien, nacque a Lecce nel 1401.
Il padre, che si era ribellato al regno di Napoli, morì nel 1406 quando il re Ladislao d'Angiò-Durazzo stava per attaccarlo e privarlo del principato di Taranto.
La vedova Maria d'Enghien, dopo essere stata assediata in Taranto, nel 1407 accettò di sposare Ladislao che incorporò il principato e tutti i feudi del defunto nel demanio reale.
Ladislao morì nel 1414 e la sorella Giovanna II, divenuta regina di Napoli, fece imprigionare Maria d'Enghien e i suoi figli fino al 1417, ma nella primavera del 1417 restituì agli Orsini del Balzo la contea di Soleto e altre feudi e il 4 maggio 1418 conferì a Giovanni Antonio il titolo di Principe di Taranto.
Durante le lotte di successione fra Giovanna II e Alfonso V d'Aragona, Giovanni Antonio si mantenne neutrale finché al 1432 Giovanna conferì il ducato di Bari a Giacomo Caldora che era suo avversario. A quel punto Giovanni Antonio prese posizione per Alfonso V per il quale continuò a parteggiare anche dopo la morte di Giovanna, contro Luigi III e Renato d'Angiò.
Insieme ad Alfonso V Giovanni Antonio combattè nella battaglia navale di Ponza del 5 agosto 1435 e fu fatto prigioniero per alcuni mesi. Nel 1437 fu nominato Gran Connestabile del regno di Napoli e nel 1441 riuscì a conquistare il ducato di Bari e la contea di Conversano con la convalida di Alfonso V.
Con questi domini e con quelli ereditati dalla madre morta nel 1446, Giovanni Antonio divenne il più potente feudatario del regno di Napoli.
Gabriele, fratello di Giovanni Antonio e duca di Venosa, morì nel 1453 e in forza di un accordo familiare Giovanni Antonio avrebbe dovuto ereditarne il ducato ma Alfonso V concesse l'intera eredità a Maria Donata figlia del defunto. Giovanni Antonio non rivendicò subito i suoi diritti ma attese la morte di Alfonso V (1458) mentre tesseva alleanze con altri feudatari.
Avanzò infine le sue pretese con Ferdinando I figlio di Alfonso. Da allora portò avanti difficili trattative con il nuovo re, ponendosi l'obiettivo di creare un grande stato unitario comprendente l'intera Puglia e parte della Basilicata.
Nel 1458 cercò l'appoggio di Giovanni d'Angiò che effettivamente combattè gli Aragonesi ma fu definitivamente sconfitto nel 1462.
Poco dopo Giovanni Antonio concluse a Bisceglie un accordo nel complesso vantaggioso che gli lasciava detenere quasi tutte le sue conquiste, ma non soddistatto continuò ad avanzare pretese finché la malaria non lo uccise ad Altamura il 15 novembre 1463.
Nel 1426 aveva sposato Anna Colonna, nipote del papa Martino V, e da questo matrimonio non erano nati figli. Aveva avuto alcuni figli illegittimi che erano esclusi dalla successione quindi lasciò il principato alla nipote Isabella di Clermont che nel 1455 aveva sposato Ferdinando I d'Aragona e con questa unione il principato di Taranto e tutti i feudi di Giovanni Antonio furono acquisiti dalla corona di Napoli.


Vedi anche:
  • Principato di Taranto



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