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Riferimenti Genealogici

Genitori:
  • Baldovino II
  • Morphia di Melitene
    Matrimoni - Unioni:
  • Folco V il Giovane
    Figli:
  • Baldovino III
  • Amalrico
  • Melisenda regina di Gerusalemme



    Figlia del re Baldovino II, nacque a Gerusalemme nel 1105.
    Intendendo farle ereditare il trono non come reggente ma come effettiva regina, Baldovino II la educò alle cose della politica e del governo e nel 1129 la designò ufficialmente alla successione.
    Nello stesso anno Melisenda sposò Folco V conte d'Angiò il quale aveva posto come condizione per il matrimonio l'essere associato al regno, condizione che Baldovino II non gradì ma che finì per accettare in quanto Folco, comandante dei Crociati, forniva ottime garanzie per la difesa militare del regno.
    Nel 1130 la coppia ebbe un figlio, Baldovino III, e nel 1131 Baldovino II morì lasciando il trono a Folco e a Melisenda che salirono congiuntamente al potere.
    Fin dagli inizi del regno Folco operò per limitare o abolire l'autorità della regina e nel 1134 la accusò di adulterio con Ugo II conte di Giaffa, cugino di Melisenda e suo leale sostenitore.
    Pare che l'accusa fosse del tutto infondata ma Ugo fu comunque esiliato per tre anni. Quando il conte scampò ad un attentato i sostenitori di Melisenda si ribellarono apertamente a Folco (1135).
    Davanti alla rivolta della nobiltà locale Folco fu costretto a cambiare nuovamente atteggiamento e a restituire a Melisenda la piena sovranità e la regina fu reintegrata nei suoi compiti e nei suoi diritti senza che l'infamante accusa di adulterio avesse leso in alcun modo la sua reputazione.
    Riconciliatasi con Folco ebbe da lui un secondo figlio, di nome Amalrico, che nacque nel 1136.
    Quando Folco morì il 13 novembre 1143 cadendo dal cavallo lasciò il regno a Baldovino III ancora bambino sotto la reggenza della madre, l'incoronazione congiunta del nuovo re e della regina madre avvenne il 25 dicembre 1143.
    Nel 1144 i Musulmani conquistarono Edessa nonostante l'esercito che Melisenda inviò in soccorso a quella contea. Nel 1145 papa Eugenio III, per riprendere Edessa, bandì la seconda crociata. A questa chiamata, efficacemente sostenuta dalla predicazione di Bernardo di Chiaravalle, risposero il re di Francia Luigi VII e l'imperatore tedesco Corrado III.
    Nel 1149 i Crociati attaccarono Damasco, contrariamente all'opinione di Melisenda, ma furono disastrosamente sconfitti, quest'azione inoltre segnò la rottura di un trattato di pace fra Gerusalemme e Damasco, unico stato musulmano ad intrattenere rapporti amichevoli con il regno latino.
    Intanto Baldovino III aveva raggiunto la maggiore età e tendeva ad esonerare la madre dal governo. L'Alta Corte di Gerusalemme, alla quale madre e figlio affidarono la decisione, per evitare una guerra civile giunse alla separazione del regno affidando il governo della regioni settentrionali a Baldovino e di quelle meridionali a Melisenda. Poco dopo, tuttavia, Baldovino III invase i territori della madre conquistando le città di Nablus e di Gerusalemme.
    Un compromesso si trovò grazie alla mediazione della Chiesa e Baldovino accettò di lasciare a Melisenda il dominio della regione di Nablus impegnandosi solennemente a rispettare in futuro l'accordo.
    Negli anni successivi Baldovino III e Melisenda si riconciliarono ed il re, consapevole di avere bisogno dell'esperienza e del prestigio della madre, la associò in molte decisioni ed atti ufficiali e Melisenda continuò a partecipare attivamente alla conduzione dello stato fin quando nel 1161 fu colpita da un ictus, morendone pochi mesi dopo.


    Vedi anche:
  • Regno latino di Gerusalemme



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