Trentottesimo doge di Venezia, Vitale II Michiel fu eletto alla morte di Domenico Morosini nel 1156. La sua fu l'ultima elezione dell'assemblea popolare, dal suo successore Sebastiano Ziani la scelta passò al Minor Consiglio.
In quel periodo l'imperatore bizantino Manuele Comneno fece ampie concessioni ai commercianti genovesi e pisani a scapito dei veneziani, mentre Federico Barbarossa mirava ad impadronirsi delle isole della laguna.
Il patriarca di Aquileia Ulrico di Treffen attaccò e distrusse Grado per poi fuggire in Friuli dove nel 1163 fu catturato dai Veneziani e successivamente liberato per intercessione del papa Alessandro III.
Nel 1171 i Bizantini, infrangendo tutte le convenzioni e gli accordi vigenti, arrestarono a Costantinopoli diecimila Veneziani confiscando i loro beni.
Vitale II reagì militarmente ma venne sconfitto, seguì una rivolta nella quale il doge fu assassinato, il 28 maggio 1172.,
Dopo quattro mesi fu eletto Sebastiano Ziani.

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Vedi anche:

Dogi di Venezia

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