Nato intorno al 1156, imparentato con la famiglia imperiale, nel 1183 fu esiliato con i fratelli per aver cospirato contro l'imperatore Andronico I Comneno.
Nel 1185 suo fratello Isacco II suscitò una rivolta popolare e fu proclamato imperatore. Nel 1190 Alessio III, richiamato dall'esilio entrò nella corte del fratello ma nel 1195, approfittando di un'assenza di Isacco, si fece proclamare imperatore dai soldati e quando riuscì a catturare il fratello lo fece accecare e imprigionare.
In cerca di consensi per legittimare la sua posizione, Alessio III fece molti regali ai funzionari e ai capi militari indebolendo le finanze statali.
Nel 1202 Alessio Angelo figlio di Isacco II propose ai comandanti della quarta crociata di rimettere suo padre sul trono offrendo un grosso contributo economico e diecimila soldati da impiegare in Terrasanta. L'offerta fu accettata e nel giugno 1023 l'esercito crociato fu alle porte di Costantinopoli e vista la resistenza opposta da Alessio III assediò la città. Costantinopoli cadde il 18 luglio 1204 e Alessio III fuggì in Tracia con la figlia Irene. Alessio Angelo fu associato al trono del padre come Alessio IV Angelo, ma padre e figlio non furono in grado di onorare le promesse fatte ai crociati, furono da questi detronizzati e venne instaurato l'Impero Latino.
Alessio III fu raggiunto da Alessio V Ducas Murzuflo che accompagnò presso di lui la moglie e le figlie rimaste a Costantinopoli. Alessio III fece sposare a Alessio V la figlia Eudossia Angelina ma poi, diffidando del neo-genero lo fece accecare.
Catturato da Bonifacio I del Monferrato, Alessio III fu prigioniero in Piemonte poi a Tessalonica. Michele I despota di Epiro lo liberò pagando il riscatto e lo mandò a Nicea presso Teodoro I Lascaris ma quando Alessio III si accordò con il sultano di Iconio per deporre Teodoro, questi lo fece chiudere in un monastero di Nicea dove morì nel 1211.

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Vedi anche:

Cronologia degli Imperatori di Bisanzio

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