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Giovanni Soranzo



Cinquantunesimo doge di Venezia dal 1312 al 1328.

Nato a Venezia intorno al 1245, figlio del procuratore di San Marco Antonio Soranzo.
Fu più volte eletto nel Maggior Consiglio, svolse missioni diplomatiche e fu podestà di Parenzo, di Chioggia, di Pola. Nei primi anni del XIV secolo fu conte di Zara.
Nel 1296, durante la guerra contro Genova, comandò una flotta combattendo con successo sul Bosforo e contro la colonia genovese di Caffa.
Tra il 1308 e il 1309, partecipò alla guerra di Ferrara che vide Venezia alleata degli Estensi contro lo Stato Pontificio. In quel periodo fu podestà di Ferrara finché la città non fu conquistata dalle truppe della Chiesa.
Nel 1310 fu incaricato di condurre le trattative con Baiamonte Tiepolo autore di una congiura di nobili.
Il 13 luglio 1312 fu eletto doge succedendo a Marino Zorzi. Dopo l'elezione incaricò Francesco Dandolo di trattare con papa Clemente V per ottenere la revoca della scomiunica e dell'interdetto che colpivano Venezia.
Nel 1315 costrinse Zara alla resa e alla sottomissione.
Non intervenne sulle condanne dei congiurati del 1310 che fra gli altri colpirono Niccolò Querini e la moglie Soranza figlia del doge.
Iniziò un periodo di pace durante il quale la Repubblica evitò di essere coinvolta nelle guerre degli Scaligeri. La pace consentì un notevole incremento degli affari, furono sottoscritti trattati commerciali con Bisanzio, Cipro, la Sicilia e Tunisi, si strinsero accordi anche con le città della Pianura Padana per incrementare i commerci con l'entroterra. Furono costruiti nuovi impianti manifatturieri e fu ingrandito l'arsenale, furono concesse molte licenze per la bonifica di nuovi terreni e l'ampliamento delle rive.
Giovanni Soranzo morì il 13 dicembre 1328 e fu sepolto nella Basilica di San Marco.
Suo successore fu Francesco Dandolo.
Dalla moglie Francesca Molin ebbe tre maschi, Martino, Niccolò e Antonio e tre femmine, Soranza, Elena e Fontana.


Vedi anche:
  • Dogi di Venezia




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