4/vgF0McT6WBi1RPOKg40mK96lk1bJq1dTncfbVzjMYsVgdkLfU3L2ZoQ

Sunelweb
    
Guida rapida
A B C D E F G H I J K L M
N O P Q R S T U V W Y Z  
 

Leonardo Loredan



Leonardo Loredan nacque a Venezia il 16 novembre 1436 da una famiglia antica ma non ricca. Ricevette una buona educazione e si dedicò al commercio con apprezzabili risultati e benefici per le finanze familiari.
Nal 1453 intraprese la carica politica come avvocato e da allora ricoprì numerose cariche pubbliche di prestigio come "Savio del Consiglio" e "Consigliere Dogale".
Dal 1487 al 1489 fu podestà di Padova e nel 1492 fu nominato Procuratore di San Marco, carica ai vertici della gerarchia veneziana.
Nel 1495 fu tra gli incaricati delle trattative per l'entrata di Venezia nella Lega che con la Battaglia di Fornovo (6 luglio 1495) costrinse il re di Francia Carlo VIII a uscire dal territorio italiano.
Nelle votazioni che seguirono alla morte del doge Agostino Barbarigo, Leonardo Loredan, che aveva sessantacinque anni, fu eletto al sesto scrutinio che si concluse il 2 ottobre 1501.
Venezia conseguì in quegli anni numerosi successi sia sul piano diplomatico (rinnovo della pace con l'impero ottomano), sia su quello militare con la conquista di Rimini, Cervia e altri porti sull'Adriatico.
Tutto ciò destò la preoccupazione delle potenze europee che fra il dicembre 1508 e i primi mesi del 1509 sottoscrissero l'alleanza detta Lega di Cambrai che ufficialmente veniva costituita in funzione antiturca ma di fatto doveva distruggere o almeno controllare la potenza veneziana.
I promotori furono l'imperatore Massimiliano d'Asburgo e il re di Francia Luigi XII, aderirono poi il papa Giulio II, Ferdinando V, gli Inglesi, gli Ungheresi, Francesco II Gonzaga, Carlo III di Savoia e Alfonso I d'Este.
Il 17 aprile 1509 Luigi XII di Francia dichiarò guerra a Venezia, il 27 aprile Giulio II colpì la città con l'interdetto, il 54 maggio il Maggior Consiglio decise di inviare un esercito oltre l'Adda per affrontare i Francesi ma il 14 maggio i Veneziani furono tragicamente sconfitti ad Agnadello presso Cremona e il condottiero Bartolomeo d'Alviano fu catturato.
Per contrastare lo scoraggiamento dovuto a questa sconfitta, Leonardo Loredan promosse nuovi finanziamenti ai combattenti e non mancò di dare l'esempio finanziando personalmente una spedizione comandata dai suoi figli Alvise e Bernardo che liberò Padova dall'assedio degli imperiali.
Il 10 febbraio 1510 Giulio II revocò l'interdetto e nel 1511 fu costituita la Lega Santa fra la Chiesa, Venezia, la Spagna e i Cantoni Svizzeri contro Luigi XII re di Francia. Le vicende di questa lega si conclusero nel 1512 con la pace di Mantova dalla quale Venezia ottenne solo Crema e Bergamo.
Nel 1513 morì Giulio II e fu eletto Leone X mentre Venezia, insoddisfatta della pace di Mantova, stipulava il trattato di Blois alleandosi con la Francia. Francesi e Veneziani ottennero nel 1515 una grande vittoria a Marignano (Melegnano) sconfiggendo i mercenari di Massimiliano Sforza e conquistando Milano. Entro il 1516 Venezia rientrò in possesso di Brescia e di quasi tutti i territori perduti in precedenza e nel 1517 riebbe il Friuli da Massimiliano d'Asburgo.
Gli ultimi anni della vita di Leonardo Loredan videro un periodo di pace per Venezia durante il quale non mancarono scandali e compravendite di cariche pubbliche fra cui quelle che il doge procurò ai suoi familiari.
Leonardo Loredan morì nella notte tra il 20 e il 21 giugno 1521 per la cancrena a una gamba di cui soffriva da tempo. Fu sepolto nella chiesa di Ss. Giovanni e Paolo.
Il 6 luglio 1521 fu eletto doge Antonio Grimani.


Vedi anche:
  • Dogi di Venezia



  • Indice sezione