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Lavinio



Lavinium, oggi Pratica di Mare.
La località dove sbarcò Enea, città della Lega Latina, della quale ospitò il santuario federale nel secolo VI a.C.: sopravvivono in situ tredici grandi altari arcaici, recentemente protetti con un edificio apposito e resi disponibili per visite guidate su prenotazione.
Era rispettata dai Romani per la tradizione che la legava ad Enea, per il suo tempio di Venere, comune a tutti i Latini, per i suoi culti di Vesta e dei Penati, e per la sua fedeltà alla Lega Latina.
Si ridusse tuttavia all'entità di un villaggio ed in età imperiale sembra che formasse una sola comunità con Laurento: Laurolavinio, i cui nobili erano detti Laurentes Lavinates.

Gli scavi di Lavinio hanno rivelato un centro abitato con continuità dall'età del bronzo straordinariamente importante per il parallelismo del suo sviluppo con quello di Roma nei secoli VII e VI.
Varrone definisce Lavinio la prima fondazione nel Lazio di stirpe romana e gli scavi confermano l'antichità di questo centro.
Fra gli altri ritrovamenti il cosiddetto Heeron di Enea, un cenotafio ristrutturato alla fine del secolo IV a.C. ma con corredo tombale del secondo quarto del VII secolo.
Secondo la tradizione più diffusa Lavinio derivava il suo nome da Lavinia, figlia del re Latino e sposa di Enea, in un'altra versione citata da Dionigi di Alicarnasso il nome derivava da un'altra Lavinia, indovina al seguito di Enea che fu la prima persona a morire di malattia nella città.


Il santuario dei tredici altari e l'Heeron di Enea nel sito del comune di Pomezia



Riferimenti letteratura:
  • Virgilio - Eneide
  • Livio - Storia di Roma
  • Ovidio - Fasti
  • Dionigi di Alicarnasso - Storia di Roma Antica
  • Gaio Giulio Solino - Delle cose meravigliose del mondo
  • Fozio - Biblioteca
  • Giovanni Zonara - Storia del mondo
  • Theodor Mommsen - Storia di Roma Antica



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