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Tito Manlio Torquato console nel 235 a.C.



Console nel 235 a.C. con Gaio Atilio Bulbo.
Console nel 224 a.C. con Quinto Fulvio Flacco.
Dopo la battaglia di Canne si oppose in senato al pagamento del riscatto dei prigionieri preteso da Annibale sostenendo che i prigionieri stessi si erano macchiati di viltà non combattendo e consegnando le armi al nemico. In effetti il senato respinse la richiesta cartaginese anche per non fornire ad Annibale mezzi finanziari.
Nel 215 a.C. fu inviato in Sardegna per domare una ribellione antiromana fomentata dai Cartaginesi. Manlio sconfisse gli insorti il cui capo Ampsicora si suicidò ed affrontò le forze cartaginesi di Asdrubale sconfiggendole e catturando lo stesso Asdrubale ed un nobile di nome Annone che era stato fra i principali sobillatori della rivolta.
Nel 210 a.C. rifiutò un altro consolato perché sofferente per una malattia agli occhi.
Nel 208 a.C. il console Tito Quinzio Crispino, prossimo a morire per le ferite riportate in combattimento, lo nominò dittatore al fine di convocare i comizi per l'anno successivo.


Riferimenti letteratura:
  • Livio - Storia di Roma
  • Velleio Patercolo - Storia romana
  • Giuseppe Manno - Storia di Sardegna
  • Theodor Mommsen - Storia di Roma Antica


    Vedi anche:
  • Cronologia dei magistrati romani




  • Indice sezione