Nell'Alto Medioevo si definivano con il termine Normanni, cioè "uomini del nord", gli abitanti della Penisola Scandinava e della Danimarca.
Nel tempo il termine Vichinghi, che si riferiva al popolo che fra il settimo e il nono secolo viveva nei fiordi norvegesi, divenne sinonimo di Normanni.
Fin dalle origini queste genti si dimostrarono eccezionali navigatori e riuscirono a raggiungere le coste russe come quelle della Groenlandia. Spesso dediti alla pirateria svolgevano spedizioni in Inghilterra, Irlanda e Francia.
Intorno all'840 concentrarono i loro tentativi di colonizzazione sulla costa settentrionale francese ed arrivarono a devastare la città di Rouen. Nel 911 il re Carlo III il Semplice concesse loro, concludendo un trattato con il capo Rollone che nell'896 aveva assediato Parigi, un territorio nella Bassa Valle della Senna. Con successive annessioni questo territorio divenne il Ducato di Normandia il cui titolo fu riconosciuto ufficialmente a Riccardo II nipote di Rollone.
Convertitisi al Cristianesimo, i Normanni si integrarono nella società francese adottandone leggi e costumi.
Nel 1035 divenne duca di Normandia Guglielmo che fu designato successore dal re di Inghilterra Edoardo il Confessore. Questi morì nel 1066 e Guglielmo entrò nella contesa per la successione risolvendola ben presto con la forza nella Battaglia di Hastings del 1066.
Agli inizi dell'XI secolo bande di Normanni si trasferirono in Italia in cerca di ingaggi come mercenari e di altre occasioni di guadagno.
La famiglia Drengot de Quarrel, partita dalla Normandia nel 1017, ottenne il feudo di Aversa e vi fondò il primo stato normanno in Italia. Seguirono a breve distanza gli Hauteville (Altavilla) che si impadronirono rapidamente dell'Italia Meridionale: Ruggero I divenne conte di Sicilia togliendo l'isola agli Arabi e Ruggero II nel 1130 fu incoronato re di Sicilia. Negli anni successivi Ruggero II fece significative conquiste sulla costa africana ma dopo la sua morte quei territori tornarono agli Arabi.
Dopo la morte di Guglielmo II avvenuta nel 1189, il regno di Sicilia fu conteso fra la zia del defunto, Costanza d'Altavilla, e Tancredi figlio illegittimo di Ruggero III di Puglia.
Tancredi ottenne il trono nel 1189 ma quando morì di malattina nel 1194 la corona passò all'imperatore Enrico VI di Svevia che nel frattempo aveva sposato Costanza e che conquistò Palermo nel dicembre 1194 annettendo la Sicilia all'impero.

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Riferimenti letteratura:

Rodolfo il Glabro - Storie

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