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Cimodocea



All'inizio del nono libro dell'Eneide, Turno assedia i Troiani durante l'assenza di Enea che sta visitando l'Etruria in cerca di alleati ed ordina di incendiare le navi troiane ancorate alla foce del Tevere.
Poichè le navi erano state costruite con gli alberi di un bosco sacro a Cibele questa si rivolge a Giove perchè le renda indistruttibili ma il Fato non consente neanche agli dei di rendere eterno quanto è stato costruito dagli uomini. Quindi Giove, per accontentare Cibele, trasforma le navi in altrettante ninfe.
Una di queste, di nome Cimodocea, nuota presso la nave con la quale - nel libro decimo - Enea sta tornando dall'Etruria ed avverte l'eroe dell'attacco che i suoi compagni stanno subendo quindi imprime una forte spinta alla nave che prende a procedere velocissima verso il luogo della battaglia.


Riferimenti letteratura:
  • Virgilio - Eneide



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