Cavaliere lucchese del XIII secolo, di parte bianca, apparteneva ad una nobile famiglia che governava il paese di Coreglia in Garfagnana.
Le notizie storiche sono molto scarse, viene collocato da Dante nella seconda bolgia dove sono puniti gli adulatori immersi nello sterco. Alessio afferma di essere punito per le lusinghe che la sua lingua non fu mai stanca di pronunciare.

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Riferimenti letteratura:

Divina Commedia - Inferno

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