Teologo siriano vissuto nel quinto secolo, fu vescovo di Edessa dal 439 al 457.
Tradusse in siriaco e divulgò le opere di Teodoro di Mopsuestia e fu docente di teologia basando il suo insegnamento sulla dottrina nestoriana.
Venne in contrasto con il vescovo monofisita Dioscoro di Alessandria che lo fece deporre dal Concilio di Efeso del 449, mentre Iba era stato imprigionato per impedirgli di difendersi.
Le decisioni di Efeso furono rigettate dal papa Leone Magno ma approvate dall'imperatore Teodosio II, tuttavia alla morte di quest'ultimo l'imperatrice Pulcheria riaprì la questione convocando il Concilio di Calcedonia del 451.
In questo concilio Iba fu dichiarato ortodosso e reintegrato, morì nel 457.
Circa un secolo più tardi l'imperatore Giustiniano con un editto del 544 condannò gli scritti di Iba e quelli di Teodoro di Mopsuestia e di Teodoreto di Ciro aprendo la questione detta dei Tre Capitoli

---

Riferimenti letteratura:

Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare

---