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Britannia



Prima che i Romani la raggiungessero la regione che oggi chiamiamo Gran Bretagna si chiamava Albion.
I Romani coniarono il toponimo Britannia dal nome del popolo dei Britanni stanziato nelle isole.
Abitata già dal Paleolitico, la Britannia conobbe nel terzo millennio a.C. il caratteristico fenomeno megalitico che lasciò testimonianza nei grandi monumenti di pietra di Stonehenge.
Il passaggio all'età del ferro avvenuto nel quinto secolo a.C. fu dovuto all'immigrazione dal continente di genti celtiche, i Britanni, che si divisero in varie popolazioni fra le quali si ricordano i Canti, i Trinovanti, gli Iceni, i Dumnoni.
Giulio Cesare compì due spedizioni in Britannia. La prima nel 55 a.C. fu priva di esito, l'anno successivo si limitò a saccheggiare il territorio dei Trinovanti e a riscuotere un tributo.
La vera conquista romana avvenne nel 43 d.C. sotto l'imperatore Claudio ad opera del propretore Publio Ostorio Scapola che sconfisse e catturò Carataco re dei Siluri. In questa impresa ebbe un ruolo importante anche il futuro imperatore Vespasiano.
Provenienza immagine: dalla rete
Il Vallo di Adriano

Seguirono le imprese di Svetonio Paolino che affrontò la regina Boudicca nel 60-61 d.C. e di Agricola che completò l'occupazione romana della Britannia.
Fra il 122 e il 127 Adriano realizzò il Vallo: un fossato lungo 117 km. fortificato con un muro che attraversava l'isola segnando il confine del territorio romano.
Antonino Pio spostò il confine più a Nord costruendo un nuovo vallo.
Nel 292 d.C., con l'istituzione della Tetrarchia, la Britannia fu assegnata a Costanzo Cloro il quale tuttavia assunse il governo dell'isola sono nel 296 dopo la parentesi degli usurpatori Carausio e Allecto.
Nel quarto secolo ebbero inizio le invasioni dei Pitti e degli Scoti e nei primi anni del quinto secolo la Britannia era definitivamente fuori dal dominio romano.
Le città di Colchester (Camulodunum), Glouchester (Glevum), York (Eburacum) e Londra (Londinium) ebbero origine da colonie di fondazione romana.

Strabone (libro IV cap. 5) fornisce poche notizie sugli abitanti della Britannia e sulle loro attività:
Il territorio è prevalentemente pianeggiante e boscoso, la Britannia esportava grano, bestiame, oro, argento, ferro, pelli, schiavi e cani da caccia. Gli uomini era molto alti come notò lo stesso Strabone che ne vide alcuni a Roma, ma avevano le gambe storte e i lineamenti rozzi. Avevano abitudini simili a quelle dei Celti ma più primitive, vivevano nei boschi in villaggi di capanne e si trasferivano spesso. Come nel nord Europa il clima era molto piovoso e nebbioso, si vedeva il sole solo poche ore al giorno.

Tacito descrive nella biografia di Agricola le fasi della conquista: al suo arrivo in Britannia nel 78 il generale domò la rivolta degli Ordovici quindi occupò praticamente senza combattere l'isola di Mona (Anglesey). Con campagne annuali fra il 79 e l'82 spostò il confine del dominio romano verso nord fino alla linea di confine con la Caledonia passante nel punto più stretto dell'isola tra Firth of Clyde e Firth of Forth.
Nell'83 i Caledoni attaccarono il confine romano. La coalizione delle tribù della Caledonia era comandata da un capo di nome Calgaco (al quale Tacito fa pronunciare un famoso discorso contro l'imperialismo romano) e venne sconfitta nella battaglia del Monte Graupio spostando ancora più avanti il limite della provincia.
Durante le sue campagne Agricola circumnavigò la Gran Bretagna dimostrando che si tratta di un'isola, nozione che ai suoi tempi i Romani non avevano ancora accertato.
Nell'85 Agricola fu richiamato a Roma da Domiziano che, secondo Tacito, era geloso dei suoi successi. Fu sostituito da Sallustio Lucullo nel governo della provincia.


Vedi anche: Governatori romani della Britannia


Riferimenti letteratura:
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica
  • Tacito - Annali
  • Tacito - Storie
  • Tacito - Agricola
  • Plinio il Vecchio - Storia Naturale
  • Dione Cassio - Storia romana
  • Plutarco - Alessandro e Cesare
  • Svetonio - Vite dei Cesari
  • Strabone - Geografia
  • Gaio Giulio Solino - Delle cose meravigliose del mondo
  • Storia Augusta
  • Flavio Eutropio - Compendio della Storia di Roma
  • Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare




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