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Donato Bramante



Donato "Donnino", figlio di Angelo di Pascuccio, meglio noto come Donato Bramante, nacque a Monte Asdruaco, l'odierna Formignano nelle Marche, nel 1444.
Si formò a Urbino dove si ritiene sia stato allievo di Fra' Carnevale e forse di Piero della Francesca. Lavorò quindi per un periodo a Urbino, probabilmente collaborando al cantiere del Palazzo Ducale, quindi passò a Bergamo (affreschi nel palazzo del Podestà) poi a Milano dove fu architetto di Ludovico il Moro ed ebbe come allievo Bartolomeo Suardi detto Bramantino.
Provenienza immagine: dalla rete
Tempietto di San Pietro in Montorio - Roma

Dopo la caduta di Ludovico il Moro si trasferì a Roma (1499) per lavorare per Alessandro VI, quindi divenne primo architetto di Giulio II.
A Roma realizzò le sue opere più note come il Chiostro di Santa Maria della Pace e il Tempietto di San Pietro in Montorio.
Propose un progetto per la nuova Basilica di San Pietro che non venne approvato.
Ebbe rapporti difficili con Michelangelo e tentò di opporsi alla scelta di questi per la volta della Cappella Sistina, in parte perché avrebbe desiderato la commissione, in parte perché all'epoca Michelangelo era noto soprattutto come scultore e non aveva esperienza nell'affresco. A peggiorare il rapporto contribuì la lite in merito ai ponteggi per dipingere la volta: Michelangelo criticò aspramente quelli di Bramante perché i sostegni foravano il soffitto e progettò personalmente un'altra impalcatura, è chiaro che per il primo architetto del papa questa operazione risultò decisamente offensiva e denigratoria.
Donato Bramante morì a Roma l'11 aprile 1514.


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