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Atenione di Cilicia



Nel 103 a.C. nella zona di Segesta molti schiavi si ribellarono e affidarono il comando a un certo Atenione originario della Cilicia, uomo colto, esperto di astrologia che pur subendo una sconfitta nel tentativo di conquistare Lilibeo riuscì a mantenere il comando interpretando i segni delle stelle e spiegando ai seguaci quale fosse la volontà degli dei.
Salvio, comandante di un altro più nutrito gruppo di schiavi ribelli, entrò in contatto con Atenione e i due decisero di far causa comune contro i Romani ed arrivarono, stando a Diodoro Siculo, a comandare quarantamila uomini.
Questa rivolta durò circa quattro anni e fu detta seconda guerra servile, Atenione aveva riconosciuto la superiorità di Salvio e questi aveva mantenuto il comando supremo ma in una fase del conflitto sospettò Atenione di tramare contro di lui e lo fece imprigionare. Tuttavia quandO si seppe dell'imminente arrivo di nuove truppe romane comandate da Lucio Licinio Lucullo, Salvio liberò Atenione e lo reintegrò nel suo ruolo di comandante.
Salvio morì nel 102 a.C. e Atenione prese il suo posto alla guida della rivolta. Continuò a saccheggiare il territorio praticamente indisturbato mentre il comando dei Romani passava da un comandante corrotto a un altro. Infine i ribelli furono sconfitti dal console Manio Aquilio che uccise Atenione in duello.


Riferimenti letteratura:
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica




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