Nel quarto secolo si formò in africa un movimento religioso che tendeva alla separazione dalla Chiesa cattolica di Roma.
Il Donatismo, che prendeva il nome dal numida Donato vescovo di Cartagine, sosteneva una "Chiesa dei Martiri" con la massima intransigenza verso i "lapsi", come erano definiti quei cristiani che per sfuggire alle persecuzioni avevano in vari modi abiurato e successivamente chiedevano di essere riammessi nella comunità cristiana.
Il movimento portò ad un vero e proprio scisma che proseguì anche dopo la morte di Donato, avvenuta nel 355, e provocò incidenti e disordini anche nella società laica del mondo romano.
Il donatismo fu definitivamente condannato nel 411 nel Concilio di Cartagine dove Sant'Agostino negò autorevolmente le tesi del movimento ed in particolare quella che riteneva non validi i sacramenti somministrati da sacerdoti poi caduti nell'apostasia.

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Riferimenti letteratura:

Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare

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