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Cesare Zavattini
Scrittore, soggettista, sceneggiatore. E' stato una delle personalità più rappresentative del cinema e della cultura italiani del
ventesimo secolo
.
Casare Zavattini nasce a Luzzara, in provincia di
Reggio Emilia
, il 20 settembre
1902
da una coppia di commercianti, gestori di un albergo-ristorante. E' il primo di cinque figli, seguiranno tre fratelli ed una sorella.
Nel
1908
inizia la scuola a Luzzara e l'anno successivo si trasferisce presso parenti residenti a
Bergamo
dove studierà fino alla licenza ginnasiale per poi raggiungere nel
1917
i genitori che si sono trasferiti a Colleferro, nel
Lazio
.
Alloggiato a Roma, si iscrive al liceo classico ma la sua passione per il teatro di varietà e la curiosità per la metropoli lo distolgono dallo studio. Viene bocciato ed i genitori lo trasferiscono ad Alatri.
Si diploma ad Alatri nel
1921
e torna a Luzzara. Conosce Olga Berni, che diverrà sua moglie nel
1951
e si iscrive alla facoltà di legge dell'Università di
Parma
. Qui pratica l'insegnamento in un convitto e in lezioni private, fa molte amicizie e simpatizza per pubblicazioni antifasciste.
Nel
1925
nasce il primo figlio Mario e Cesare lascia l'università senza essersi laureato.
Dal
1926
comincia a pubblicare corsivi sulla Gazzetta di
Parma
della quale, poco dopo, diviene redattore capo. Nel
1928
collabora anche con molti periodici scrivendo corsivi e recensioni teatrali e letterarie.
Non potendo più evitare il servizio militare nel
1929
viene arruolato nel Genio ed inviato a
Firenze
dove conosce, fra gli altri, Montale e Vittorini.
Nello stesso anno pubblica una recensione de
Gli Indifferenti
di Moravia ed alcuni racconti. Il 22 dicembre
1929
ottiene il congedo perché il padre è gravemente malato e torna a Luzzara. il padre muore l'8 giugno
1930
, il 15 luglio nasce Arturo, secondo figlio di Zavattini.
Si trasferisce a
Milano
ed inizia a tenere sulla rivista
Cinema Illustrato
una rubrica di critica cinematografica mentre Bompiani accetta di pubblicare il suo primo libro,
Parliamo tanto di me
. Intanto collabora con varie pubblicazioni di Bompiani e Rizzoli.
Nel
1931
conosce Vittorio De Sica, inizia a collaborare aggli
Almanacchi letterari
di Bompiani ed alle trasmissioni radiofoniche dell'Eiar. L'anno successivo sposa Olga Berni.
Nel
1934
lavora su alcune sceneggiature cinematografiche e fonda il
Premio della bontÃ
che viene assegnato fino agli anni ottanta.
Mario Camerini, nel
1935
, dirige il filmo
Darò un milione
tratto dal soggetto di Zavattini
Buoni per un giorno
ed interpretato da Vittorio De Sica.
L'anno successivo Zavattini passa alla Mondadori come direttore di tutti i periodici e lavora anche a soggetti di fumetti disegnati da Walter Molino.
Il 1mo luglio
1937
viene pubblicato il suo secondo libro
I poveri sono matti
. Nel
1938
inizia a dipingere, la censura fa chiudere la rivista
Grandi Firme
da lui diretta e Zavattini ne inaugura un'altra intitolata
Il Milione
.
Nel
1939
ridimensiona la propria collaborazione con Mondadori e si trasferisce a ROma dove l'anno successivo viene raggiunto dalla famiglia dopo la nascita dell'ultima figlia Milli e dove rimarrà ad abitare per il resto della vita.
Nel primo periodo romano si dedica prevalentemente al cinema ed alla critica letteraria, fonda l'associazione Autori Associati e scrive, fra l'altro, il soggetto di
Totò il buono
firmato anche da Totò.
Nel
1941
pubblica una serie di racconti brevi molti dei quali saranno inclusi nel libro
Io sono il diavolo
pubblicato il 30 dicembre dello stesso anno.
Nel
1942
Blasetti dirige
Quatto passi fra le nuvole
, Zavattini è autore del soggetto e collabora con altri autori alla sceneggiatura. L'anno successivo
Totò il buono
viene pubblicato da Bompiani e Zavattini vince il premio
Scrittori che dipingono
.
Zavattini, sfollato nel Frosinate dal
1942
con la famiglia, viene richiamato a Roma nel
1944
da De Sica per collaborare al film
La porta del cielo
che quell'anno vince il primo Oscar attribuito ad un film non in lingua inglese.
La collaborazione con De Sica continua nel
1945
con
Ladri di biciclette
(Nastro d'argento per il miglior soggetto e la miglior sceneggiatura).
Per Blasetti firma nel
1950
il soggetto di
Prima Comunione
, partecipando anche alla sceneggiatura (Nastro d'argento nel 1951).
Numerosi i soggetti e le sceneggiature di Zavattini negli anni cinquanta: nel
1951
Miracolo a Milano
di De Sica tratto da
Totò il Buono
e
Bellissima
di Luchino Visconti, nel
1952
Umberto D.
di De Sica e
Roma ore 11
di Giuseppe De Santis.
Nel
1954
Stazione Termini
e la sceneggiatura di
L'oro di Napoli
di Vittorio De Sica e
Amore in cittÃ
, film ad episodi diretto da vari registi. Nel
1956
Il tetto
, ancora con De Sica (Nastro d'Argento nel 1957).
Nel
1955
Zavattini assume la direzione della nuova collana
Italia mia
di Einaudi che inizia pubblicando il suo volume
Un Paese
, nello stesso anno pubblica
Ipocrita 1943
.
Nel
1959
viene messa in scena alla Fenice di
Venezia
la commedia di Zavattini
Come nascce un soggetto cinematografico
che negli anni seguenti verrà replicata in molti teatri europei.
Nel dicembre
1960
Vittorio De Sica presenta
La Ciociara
tratto dal romanzo di Alberto Moravia, Zavattini ne ha curato la riduzione cinematografica e la sceneggiaruta.
La collaborazione con De Sica continua negli anni sessanta: nel
1961
Zavattini firma il soggetto e la sceneggiatura di
Giudizio Universale
, nel
1963
quelli di
Il Boom
e nel
1966
quelli di
Un mondo nuovo
. Gli ultimi lavori con De Sica sono
Lo chiameremo Andrea
del
1972
e la sceneggiatura di
Una breve vacanza
del
1973
.
Nel
1977
la televisione trasmette a puntate il film
Ligabue
, soggetto di Zavattini e regia di Salvatore Nocita.
Nel
1982
si cimenta anche come regista per il film
La Verità aaaa
, suoi il soggetto e la sceneggiatura, inoltre sostiene personalmente il ruolo del protagonista.
Nel
1988
viene pubblicato il suo epistolario con il titolo
Una, cento, mille lettere
.
Muore il 13 ottobre
1989
a Roma. La salma viene traslata a Luzzara.
Bibliografia
1931 - Parliamo tanto di me
1937 - I poveri sono matti
1941 - Io sono il diavolo
1943 - Una famiglia impossibile
1955 - Ipocrita 1943
1955 - Un Paese
1959 - Come nasce un soggetto cinematografico (Commedia)
1966 - Fiume Po
1967 - Straparole
1967 - Toni (Monografia su Ligabue)
1970 - Non libro più disco
1973 - Sul ponte (racconto)
1973 - Stricarm' in d'na parola (Poesie)
1975 - Otto canzonette sporche
1976 - Al macero (Antologia)
1976 - La notte che ho dato uno schiaffo a Mussolini
1976 - Un Paese vent'anni dopo
1978 - Gli orologi
1979 - Diario cinematografico 1940/1976
1979 - Basta soggetti
1980 - Zavattini parla di Zavattini
Nota: sono citate soltanto le prime edizioni, non le ristampe. Per ulteriori informazioni vedere il
sito ufficiale su Cesare Zavattini
Filmografia
Vedere
scheda in sezione cinema di Sunelweb
Premi e riconoscimenti
1947 - Oscar speciale per SciusciÃ
1948-49 - Nastro d'argento per il miglior soggetto e la migliore sceneggiatura - Ladri di biciclette
1949-50 - Nastro d'argento per il miglior soggetto e la migliore sceneggiatura - E' primavera
1950-51 - Nastro d'argento per il miglior soggetto e la migliore sceneggiatura - Prima comunione
1957 - Nastro d'argento per il miglior soggetto e la migliore sceneggiatura - Il tetto
1971 - Premio letterario
Terra salda
- Doliceto, Foggia
1973 - Cittadinanza onoraria di Parma
1977 - Premio onorario Fesival Internazionale del Cinema di Mosca
1978 - Gran Premio delle Americhe - Festival cinematografico di Montreal
1979 - Premio Flaiano per il cinema italiano
1981 - Premio Maschera d'Oro - Campione d'
Italia
1981 - Premio per la satira politica Forte dei Marmi
1982 - Premio David di Donatello
1982 - Leon d'Oro della Biennale di Venezia
1982 - Medaglia d'Oro del Comune di Milano
1985 - Premio Alcide De Gasperi
1988 - Premio Rossellini della Biennale di Venezia
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