Figlio di Priamo e della sua prima moglie Arisbe oppure di Priamo e Alessiroe, figlia del fiume Granico.
Era dotato di capacità divinatorie ed interpretò un sogno di Ecuba profetizzando la caduta di Troia.
Nelle Metamorfosi, Ovidio racconta che Esaco detestava le città e viveva in solitudine sui monti. Qui incontrò la ninfa Asterope figlia del fiume Cebreno e se ne innamorò. Asterope tentò di sfuggirgli ma mentre correva cadde fulminata dal morso di un serpente.
Esaco impazzì per il dolore e per il rimorso di averla inseguita, causando così involontariamente l'incontro fatale con il serpe, e tentò più volte di uccidersi finché gli dei impietositi lo trasformarono in smergo, uccello che suole tuffarsi in profondità.

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Riferimenti letteratura:

Ovidio - Metamorfosi

Pseudo-Apollodoro - Biblioteca

Licofrone - Alessandra

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