Arcolano da Squarcia o Arcolano Maconi, cittadino di Siena, ebbe parte alla vita politica e militare della città.
Dotato di considerevoli sostanze, le dilapidò partecipando con altri giovani ad una sorta di circolo dedito ai piaceri e ai divertimenti, tanto che quando cadde nella battaglia di Pieve di Toppo del 26 giugno 1288 fra Senesi e Aretini si disse che aveva voluto morire perché ormai completamente rovinato.
Dante lo pone nel secondo girone del settimo cerchio dell'Inferno fra gli scialacquatori (violenti contro i propri averi). Nel XIII canto Lano da Siena compare insieme a Jacopo da Sant'Andrea mentre fugge attraverso la selva dei suicidi inseguito da un branco di cagne fameliche.

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Riferimenti letteratura:

Divina Commedia - Inferno

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