Fu console nel 53 a.C. con Marco Valerio Messalla Rufo ottenendo la carica con un'elezione che suscitò scandalo per la corruzione ed i brogli elettoriali.
Partecipò alla battaglia di Farsalo comandando un'ala dell'esercito cesariano.
Divenuto governatore dell'Asia si trovò a fronteggiare un tentativo di invasione del Ponto da parte di Farnace che lo sconfisse a Nicopoli nel 48 a.C.
L'anno successivo Giulio Cesare fermò l'avanzata di Farnace intervenendo personalmente.
Dopo la morte di Cesare, Domizio Calvino sostenne Ottaviano e, mentre si recava a Filippi per portare rinforzi, perse due legioni combattendo contro Bruto e Cassio.
Ancora console nel 40 a.C. con Gaio Asinio Pollione, quindi governatore della Spagna dove ebbe miglior fortuna militare se, tornato a Roma, celebrò un trionfo.
Abbiamo scarse notizie dell'ultimo periodo della sua vita. Sappiamo che fece parte di un collegio sacerdotale e che continuò a sostenere la politica di Ottaviano.
Morì dopo il 20 a.C.

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Riferimenti letteratura:

Svetonio - Vite dei Cesari

Plutarco - Alessandro e Cesare

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Vedi anche:

Cronologia dei magistrati romani

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