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Sciti



Gruppo di nomadi di lingua iranica, dominarono le steppe a Nord del Mar Nero dal VII al VI secolo a.C. Le testimonianze archeologiche precedenti a tale periodo sono molto scarse, ma dall'opera di Erodoto si suppone che gli Sciti fossero originari dell'Asia Centrale o della Siberia.
Spostandosi verso Ovest all'inizio del primo millennio a.C. gli Sciti penetrarono nel Caucaso e nel Vicino Oriente dove divennero una notevole potenza militare finchè non furono sconfitti dai Medi nel tardo VII secolo.
Erodoto, nel quarto libro, parla diffusamente degli Sciti descrivendoli come duri guerrieri, organizzati in tribù sotto la guida di potenti capi. I capi possedevano armi d'oro ed altri gioielli che venivano sepolti con loro nelle tombe sotterranee a camera. Con i re venivano sepolte anche le mogli ed alcuni servi, presso la tomba venivano sacrificati e sepolti anche cavalli e staffieri del re. Nelle tombe scite sono stati rinvenuti oggetti costruiti nello stile nativo (detto 'animale') ed altri di fattura greca. Verso la fine del IV secolo il controllo delle steppe passò ai Sarmati e nel III secolo gli Sciti scompaiono dalla storia, tuttavia esempi della loro arte in stile 'animale' giungono fino al medioevo.
Verso la fine del IV secolo a.C. gli Sciti dovettero cedere gran parte del loro territorio ai Sarmati e si ritirarono verso la Crimea dove scomparvero dalla storia verso il III secolo a.C.
In Plinio il Vecchio (N.H. VII,8 e segg.) il popolo degli Sciti comprendeva numerose tribu di antropofagi.
Confinava con il loro paese quello degli Arimaspi, con un unico occhio nel centro della fronte, perennemente in lotta con i grifi, animali volanti estrattori di oro, ai quali contendevano il metallo.

Diodoro Siculo racconta il mito di Scite, eponimo degli Sciti, figlio di Zeus e da una fanciulla nata dalla terra con la parte inferiore del corpo a forma di serpente. Fra i discendenti di Scite si distinsero i fratelli Palo e Nape che compirono imprese eroiche e furono eponimi di due popolazioni scite (Pali e Napi).
Ancora Diodoro narra che gli Sciti conobbero un periodo di anarchia quindi un regno matriarcale. Una regina scita catturò ed uccise il re persiano Ciro.




Riferimenti letteratura:
  • Erodoto - Storie
  • Diodoro Siculo - Biblioteca storica
  • Ditti Cretese - Storia della guerra troiana
  • Giustino - Epitome delle Storie Filippiche Di Pompeo Trogo
  • Plinio il Vecchio - Storia Naturale
  • Storia Augusta




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