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Marco Valerio Corvo



Durante una guerra con i Galli del 350 a.C. accettò la sfida a duello da parte di un cavaliere gallo. Durante il duello fu assistito da un corvo comparso prodigiosamente (questo episodio gli procurò il soprannome di Corvo).
Poco dopo fu nominato maestro della cavalleria dal dittatore Tito Manlio Torquato.
Generale romano, console nel 348 a.C., secondo la tradizione vincitore dei Volsci (Satrico 346 a.C.), dei Sanniti (343), degli Etruschi (301 a.C., 299 a.C.).
Autore della Lex Valeria de Provocatione che vietava pene corporali per un cittadino romano senza il giudizio dell'assemblea popolare.
Console per la terza volta nel 343 a.C. si trovò a comandare le legioni romane nella prima battaglia della guerra sannitica. Livio narra le sue esortazioni ai soldati ed il suo comportamento eroico durante la battaglia (Livio VII, 31-33).
Poco dopo Valerio si scontrò con i Sanniti presso Suessula impadronendosi del loro accampamento.
Nel 342 a.C. fu nominato dittatore per fronteggiare la ribellione dei militari di stanza a Capua. Valendosi soprattutto del suo prestigio personale riuscì a sedare la rivolta senza combattere. (Livio VII, 38 e seg.).

Consolati:
348 a.C. con Marco Popilio Lenate
346 a.C. con Caio Petelio Libone Visolo
343 a.C. con Aulo Cornelio Cosso
335 a.C. con Marco Attilio Regolo


Riferimenti letteratura:
  • Livio - Storia di Roma
  • Aulo Gellio - Notti Attiche


    Vedi anche:
  • Cronologia dei magistrati romani


  • Figli:
  • Marco Valerio Massimo


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