Di umili origini, era figlio di un contadino di Tivoli di nome Castino. Simplicio fu eletto papa il 3 marzo 468 succedendo ad Ilario.
Durante il suo pontificato l'Italia fu flagellata da numerose incursioni barbariche finché nel 476 Odoacre depose l'ultimo imperatore d'Occidente, Romolo Augustolo ed assunse personalmente il potere, sia pure in nome dell'imperatore d'Oriente Zenone.
All'interno della chiesa Simplicio combatté l'eresia dei monofisiti che contestavano la natura umana di Cristo. Nata anni prima, ai tempi di Leone Magno, questa eresia aveva avuto i suoi teorici nel patriarca di Alessandria Dioscoro e nel monaco Eutiche. Nonostante la condanna pronunciata dal Concilio di Calcedonia nel 451, il monofisismo aveva raggiunto una certa diffusione ed i suoi seguaci appoggiarono nel 475 la rivolta di Basilisco che destituì Zenone e tenne il potere fino al 476, prima di essere sconfitto dall'imperatore con l'aiuto dell'ostrogoto Teodorico.
Da parte sua Simplicio, ligio alle disposizioni di Calcedonia ed agli scritti di Leone Magno, si oppose all'editto detto Henoticon con il quale Zenone nel 482 tentò una via di compromesso per comporre la questione monofisita.
Simplicio morì il 10 marzo 483 e la lotta contro il monofisismo continuò con il suo successore Felice III che arrivò a scomunicare Zenone ed il patriarca di Costantinopoli Acacio, ispiratore dell'Henoticon.
Ricordato anche per lo sforzo di assistere le vittime delle incursioni barbariche, per aver completato e consacrato la chiesa romana di Santo Stefano Rotondo, per l'opera di restauro della chiesa di Santa Bibiana, nonché per aver posto in salvo opere d'arte pagane contrariamente al costume della chiesa del tempo, Simplicio fu santificato e la sua festa ricorre il 10 marzo, anniversario della sua morte.

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Riferimenti letteratura:

Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare

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Vedi anche:

Cronologia dei Papi ed Antipapi

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Luoghi di Roma connessi a Simplicio:
Chiesa di Santo Stefano Rotondo
Chiesa di Santa Bibiana

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