1564-1631.

Cardinale nel 1587 ed arcivescovo di Milano nel 1595.
Iniziò la carriera militare e passò poi agli studi umanistici e teologici, laureandosi nel 1585. Fatto cardinale nel 1587, quindi vescovo di Milano nel 1595 non potè stabilirvisi fino al 1601 a causa di conflitti giurisdizionali con il governo spagnolo. A Milano si segnalò nella difesa dei privilegi e dell'autonomia della Chiesa, nelle attività catechistiche e nelle opere di carità, culminate nel periodo della carestia e della peste (1630).
Scrittore di spirito umanistico, attese all'applicazione della Controriforma. Protagonista di famosi episodi nei Promessi Sposi del Manzoni (Cap. XII e XIII).
Fondatore dell'Ambrosiana di Milano ed autore del De pictura sacra del 1625. Questo scritto notevole per i giudizi artistici che contiene, descrive la pinacoteca e la gipsoteca di Leone Leoni.
Il Cardinal Borromeo può essere considerato il capo della letteratura 'moralista' iniziata specialmente sotto l'influenza del Concilio di Trento. Fu una figura importantissima di amatore d'arte e di collezionista ma il suo giudizio critico fu quasi sempre quello di un teologo impegnato a condannare i quadri sconvenienti e le posizioni dei santi troppo accostati fra loro.