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Ursino antipapa



Ursino (o Ursicino) fu eletto papa nel 366 in contrapposizione a Damaso I.
I suoi sostenitori appartenevano al partito del predecessore Liberio (che a suo tempo era stato bandito dall'imperatore Costanzo II per le sue posizioni antiariane) mentre Damaso poteva contare sul supporto dell'aristocrazia e dell'imperatore.
Sembra che si trattò di una contrapposizione molto dura fra le due fazioni e che non mancarono fatti di sangue.
Anche quando Ursino venne bandito in Gallia dai prefetti di Roma, scontri ed agitazioni proseguirono.
Nel 367 Ursino rientrò a Roma per un breve periodo con il permesso dell'imperatore Valentiniano, evento che riaccese le ostilità fra i due partiti.
Ursino ed i suoi seguaci che con lui erano stati colpiti dall'esilio poterono lasciare la Gallia solo nel 371 ma con il divieto di stabilirsi a Roma.
Il concilio di Roma del 378 condannò Ursino e confermò l'elezione di Damaso, decisione ribadita dal concilio di Aquileia del 381 nel quale ebbe parte attiva S. Ambrogio da Milano.
Successivamente Ursino si trasferì a Milano ma ne fu bandito dal vescovo S. Ambrogio con l'approvazione dell'imperatore Graziano e confinato a Colonia.
Dopo la morte di Damaso, avvenuta nel dicembre del 384, Ursino si oppose, senza risultati, all'elezione di Siricio.
Non abbiamo sue notizie successive e non conosciamo la data esatta della sua morte.


Vedi anche:
  • Cronologia dei Papi ed Antipapi




  • Indice sezione