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Norico



Regione danubiana fra Rezia e Pannonia, approssivativamente corrispondente all'attuale Austria, fu abitata da genti illiriche e, a partire dal terzo secolo a.C., progressivamente occupata da popolazioni celtiche.
Nel 15 a.C. i Romani conquistarono il Norico con una campagna voluta da Augusto e condotta da Druso e da Tiberio.
Sotto Diocleziano (284-305) il Norico fu diviso in due province: il Norico Ripense a Nord ed il Norico Mediterraneo a Sud. Nello stesso periodo i Romani riurganizzarono l'amministrazione della regione e ripararono i danni causati dai frequenti transiti di orde barbariche ricostruendo edifici ed intere città .
Nel quarto secolo il Norico conobbe una forte ripresa economica basata sull'esportazione di lana, ferro e vetro. La decadenza iniziò alla fine del quarto secolo quaando l'apparato militare ed amministrativo romano prese a disgregarsi e le bande barbariche intensificarono le loro scorrerie nella regione.
Il Norico fu attraversato dagli Unni nel 451 e nel 455 invaso dai Rugi che ne occuparono la parte nordoreintale.
Negli anni seguenti si susseguirono le invasioni germaniche con gli Eruli, gli Alemanni, i Turingi e gli Ostrogoti. Verso la fine del quarto secolo gli abitanti del Norico godettero in qualche misura della protezione di Odoacre che nel 487 bloccò i Rugi, guidati dal loro re Feva mentre il figlio di questi Federico veniva sconfitto da Onulfo, fratello di Odoacre.
Consapevoli che la vittoria sui Rugi non avrebbe posto fine ai pericoli ai quali la popolazione era esposta, Odoacre ed Onulfo decisero nel 488 di evacuare il Norico trasferendone gli abitanti in Italia.


Riferimenti letteratura:
  • Paolo Diacono - Storia dei Longobardi
  • Eugippio - Vita di Severino




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