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Cirene figlia di Ipseo



Figlia del re dei Lapiti Ipseo, figlio di Peneo.
Apollo si innamorò di lei e la portò in Libia, nel luogo dove sarebbe sorta la colonia omonima. Da Cirene ed Apollo nacque Aristeo che fu affidato alle Ninfe e chiamato anche Agreo (cacciatore) o Nomio (pastore).
Aristeo imparò varie arti agricole (fra cui l'apicoltura) e le introdusse fra gli uomini.
Ipseo aveva avuto Cirene dalla naiade Creusa. Da ragazza aveva preferito la caccia alle arti femminili, fu vedendola lottare con un leone che Apollo si innamorò di lei ed il centauro Chirone predisse il loro amore e la nascita di Aristeo.
Aristeo sposò Autonoe, figlia di Cadmo, da loro nacque Atteone, il cacciatore che fu sbranato dai suoi stessi cani. Stabilitosi in Tessaglia fu in un secondo momento inviato da Apollo a Ceo dove, con la costruzione di un altare e l'istituzione dei riti opportuni, pose fine alla siccità che affligeva le isole Cicladi.
Da qui ebbero origine, nel mito, i venti etesi, inviati annulamente da Zeus a rinfrescare la terra per quaranta giorni.


Riferimenti letteratura:
  • Pindaro - Pitiche
  • Igino - Fabulae
  • Nonno di Panopoli - Dionisiache



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