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Belluno



Comune del Veneto, capoluogo di provincia, situato nella Valle del Piave alle pendici dei gruppi dolomitici della Serva e della Schiara, nel territorio del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.
Il territorio comunale ha una superficie di 147,22 kmq e confina con i comuni di Farra d'Alpago, Limana, Longarone, Ponte nelle Alpi, Sedico, Sospirolo, Vittorio Veneto (TV).
La popolazione è di circa 36.000 abitanti.

Storia
Le più antiche tracce umane nel territorio bellunese si riferiscono a eventi migratori del terzo millennio a.C., tuttavia i primi insediamenti stabili di cui si abbiano reperti sono quelli dei Paleoveneti agli inizi del primo millennio a.C. Da tali reperti si è ricavato che i Paleoveneti di questa zona dovevano avere contatti e rapporti con popolazioni limitrofe di stirpe celtica.
Quando i Romani conquistarono la regione e fondarono Aquileia nel 181 a.C., esisteva già un centro urbano corrispondente all'attuale Belluno e popolato prevalentemente da Veneti. Da allora la città ebbe rapporti con la Repubblica Romana e nel I secolo a.C. entrò a farne parte con il nome di Bellunum.
Sotto Augusto ebbe lo stato di municipio e la cittadinanza romana, fu retta da un collegio di magistrati e da un consiglio degli anziani godendo di relativa autonomia e rimase legata al mondo romano fino alla caduta dell'impero.
Nel Medioevo Belluno fu occupata da varie popolazioni barbariche, Teodorico re dei Goti iniziò opere di fortificazione che, dopo la Guerra Gotica, furono proseguite dai Bizantini, ma nel 568 la città cadde nelle mani dei Longobardi e vi rimase fino all'avvento dei Franchi.
Sotto il dominio franco, Belluno divenne contea governata dai vescovi-conti. Agli inizi del XIII secolo si costituì in libero comune ma sul finere del XIV secolo fu tormentata dai tentativi di conquista da parte degli stati confinanti tanto che nel 1404 si consegnò spontaneamente alla Repubblica Veneziana.
Sotto Venezia, Belluno mantenne entro certi limiti la propria autonomia politica e amministrativa e visse un periodo di tranquillità che, salvo brevi interruzioni, durò quasi quattro secoli.
Nel 1797 con il trattato di Campoformio, Belluno venne ceduta all'Austria con tutto il Veneto da Napoleone Bonaparte, ma venne in seguito di nuovo ripresa dai Francesi fra il 1805 e il 1815 per rientrare nell'impero austro-ungarico nel 1816. Nel cinquantennio del dominio austriaco la città conobbe un notevole incremento demografico che favorì l'emigrazione di maestranze bellunesi in Austria.
Nel 1866 l'intero Regno Lombardo-Veneto fu unificato con il Regno d'Italia e a Belluno l'amministrazione austriaca fu sostituita da quella centralizzata del governo italiano che si rivelò poco efficiente. Questa situazione comportò l'aumento dell'emigrazione e un notevole degrado della vita cittadina.
Durante la prima guerra mondiale Belluno fu tormentata dalla fame, in particolare dopo un uragano che nell'agosto 1917 distruse i raccolti e dopo il saccheggio operato nel novembre 1917 dagli Austriaci che, dopo Caporetto, occuparono la città.
L'occupazione durò circa un anno: gli Austriaci a seguito della vittoria italiana nell'offensiva del Piave, lasciarono Belluno il 30 ottobre 1918.
Nell'immediato dopoguerra si formarono a Belluno un partito socialista ed uno popolare ma dopo pochi anni furono cancellati dall'avvento del fascismo e dal 1922 la città, come il resto del Paese, subì la dittatura.
Nel 1940 l'Italia entrò in guerra, nel 1942 i Bellunesi furono precettati. Dopo l'armistizio dell'8 settembre Belluno fu annessa al Terzo Reich, mentre sulle montagne circostanti si organizzava una strenua resistenza partigiana che sarebbe stata premiata nel 1947 con la Medaglia d'Oro al Valor Militare.
I combattimenti e i tragici episodi della resistenza ebbero fine il 26 aprile 1945 quando i partigiani consegnarono i prigionieri nazisti agli alleati.

Chiese
- Basilica cattedrale di San Martino
- Chiesa di Santa Maria delle Grazie
- Chiesa di San Pietro
- Chiesa di San Rocco
- Chiesa di San Biangio
- Chiesa di Santa Maria di Loreto
- Chiesa di San Nicolò in Borgo Piave
- Chiesa della Beata Vergine della Salute

Palazzi
- Palazzo dei Rettori
- Palazzo Rosso
- Palazzo dei Vescovi-Conti
- Palazzo Crepadona
- Palazzo dei Giuristi
- Palazzo del Monte di Pietà
- Palazzo Costantini
- Palazzo Reviviscar
- Palazzo Doglioni
- Palazzo Sammartini
- Palazzo Nosadini
- Palazzo Grini
- Palazzo Minerva
- Palazzo Barcelloni Corte
- Palazzo Bembo

Altri edifici e monumenti
- Porta Dojona
- Porta Rugo
- Porta Dante
- Torrione
- Fontana di San Gioata
- Fontana di San Lucano
- Fontana della Motta
- Fontana di Sant'Elena

Teatri
- Teatro Comunale


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