Nato a Parigi il 10 maggio 1727 da un'agiata famiglia borghese, studiò per accedere alla carriera ecclesiastica e fu nominato abate di Brucourt.
Nel 1749 fu ammesso alla Sorbona e cominciò a comporre testi di vario argomento nei quali mostrava interesse per l'economia. Si occupò anche di letteratura e tradusse in francese il quarto libro dell'Eneide, traduzione molto apprezzata dall'amico Voltaire.
Nel 1750 decise di abbandonare il progetto di farsi prete e di dedicarsi allo studio dell'economia e dei problemi sociali. Nel 1752 divenne consigliere del parlamento, nel 1753 ebbe la carica di maîtres de requêtes, importante carica di natura giudiziaria.
Dal 1761 fu intendente di Limoges fino al 1774 quando fu nominato ministro delle finanze.
Fu artefice di importantoi rioforme, abolì le corporazioni di arti e mestieri e di occupò di contenere le spese di corte. Con una serie di interventi in campo fiscale procurò la diminuzione del deficit.
Liberalizzò il commercio dei cereali e riformò il sistema della ferme générale. I suoi provvedimenti gli procurarono la forte ostilità dei nobili e dei proprietari terrieri e il 12 maggio 1776 fu destituito dal re Luigi XVI.
Si ricorda una sua lettera con cui mise in guardia il re sui futuri, prevedibili, sviluppi della situazione. Trascorse gli ultimi anni della sua vita dedicandosi in privato ai suoi studi. Morì a Parigi il 18 marzo 1781.