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Ettore Lo Fusto

Regia: Enzo G. Castellari (Enzo Girolami)
Soggetto: Henri Viard, Bernard Zacharias
Sceneggiatura: Enzo G. Castellari, Sandro Continenza, Lucio Fulci, Leonardo Martín
Interpreti: Giancarlo Giannini, Aldo Giuffrè, Philippe Leroy, Michael Forest, Vittorio Caprioli, Rosanna Schiaffino, Orchidea De Santis, Vittorio De Sica, Luciano Salce, Franca Valeri, Haydée Politoff
Genere Commedia
Produzione; Italia - 1971

Trama

Fonte della trama Wikipedia
Dietro la facciata di una pia istituzione, il cardinale Giove fa speculazioni edilizie e chiede aiuto al suo segretario Mercurio per cercare di impossessarsi di un terreno sul quale dovrebbe sorgere un complesso residenziale per ricchi, di proprietà di Ettore Lo Fusto. Ettore non vuole cedere il suo terreno poiché lì ha trasformato una villa in un bordello di lusso. Mercurio escogita un piano: coinvolgere i fratelli Menelao e Agamennone Due Re, diretti concorrenti di Ettore, in una guerra privata.
La bella Elena, moglie libertina di Menelao, viene apparentemente sedotta dal bellimbusto Paride. Consigliati da Ulisse, i due fratelli organizzano la vendetta: assaltare la villa di Ettore, Che risulta essere però ben difesa, tanto che la prima volta i due fratelli e la loro banda non cavano un ragno da un buco. Grazie all'aiuto di Achille, che ha perso l'amico Patroclo in una gara motociclistica con Ettore, i due fratelli espugnano la villa, non prima di aver visto il loro locale distrutto proprio da Achille. Nell'assalto, Ettore finisce in un blocco di cemento che diventerà la prima pietra del complesso residenziale sorto sui suoi terreni, complesso inaugurato da Giove e Mercurio. Elena si consolerà con un onorevole, mentre Ulisse tornerà in Sicilia.


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