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Catacomba di Pretestato Roma



A sinistra della Via Appia, nel quartiere Appio Pignatelli, zona sud di Roma, fu scavata fra il 1847 e il 1872 da Giovanni Battista de' Rossi le catacomba di Pretestato risalente al II secolo e ingrandita nel III e IV secolo.
La catacomba, che prese probabilmente il nome da chi mise a disposizione il terreno, è composta di tre livelli, il più antico dei quali, detto Spelunca Magna, è una lunga galleria che probabilmente fu realizzata riutilizzando un impianto di cisterne idraulico abbandonato.
Nella Spelunca Magna sono sepolti cinque martiti: Urbano vescovo, Felicissimo e Agapito, Quirino e Germano.
Molto importanti sono il cubicolo della coronatio con affreschi del III secolo raffiguranti l'incoronazione di spine di Gesù, gli affreschi della cripta delle stagioni e la pittura del IV secolo con Susanna e i vecchioni.
L'area appartenne all'erudito Erode Attico precettore di Marco Aurelio e Lucio Vero, dopo la sua morte (177 d.C.) passò al demanio imperiale e vi fu realizzato un vasto complesso cimiteriale nel quale furono sepolti personaggi illustri come l'imperatore Balbino morto nel 238 d.C.
In epoca cristiana furono costruite in questo complesso due basiliche non più esistenti e due mausolei di cui abbiamo pochi resti.
Durante l'invasione dei Longobardi il papa Giovanni III (561-574) fu costretto a stabilirsi per un periodo nella catacomba di Pretestato.


Vedi anche:
  • Catacombe di Roma




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