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Vaticano



I Romani chiamavano Ager Vaticanus l'area sulla riva destra del Tevere compresa tra il Gianicolo, il Colle Vaticano e il Monte Mario. Si tratta di un'area pianeggiante, originariamente insalubre, che in età arcaica era considerata esterna alla città di Roma e anzi appartenente ai domini etruschi di Veio, da cui la denominazione alternativa di Ripa Veientana.
L'area fu sfruttata come pascolo fino al primo secolo a.C. quando iniziò la bonifica del terreno e la costruzione di residenze di lusso da parte di privati abbienti. Caligola vi costruì un ippodromo che aveva al centro un obelisco egiziano, lo stesso che ora si trova in Piazza San Pietro.
Come area esterna alla città l'Ager Vaticanus poteva ospitare anche necropoli e sepolture isolate, alcune delle quali vennero alla luce durante la costruzione di edifici moderni. Una sepoltura in particolare fu ritenuta quella dell'apostolo Pietro che in questi luoghi subì il martirio. Sul sito di questo sepolcro durante il regno di Costantino fu iniziata la costruzione dell'antica Basilica di San Pietro detta Basilica Costantiniana


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