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Azaria, Anania e Misaele



Dopo la conquista di Gerusalemme (586 a.C.) e la deportazione dei suoi cittadini, il re di Babilonia Nabucodonosor II ordinò al suo funzionario Asfenaz di selezionare alcuni giovani ebrei di famiglia nobile per educarli a corte ed insegnare loro la lingua caldea. Furono scelti Daniele, Azaria, Anania e Misaele. I quattro giovani ebbero, come dono divino, la capacità di interpretare i sogni.
Furono educati come previsto e divennero molto saggi e colti. Per aver interpretato un sogno del re Daniele fu nominato governatore della provincia di Babilonia e i suoi tre compagni ebbero incarichi amministrativi ma, quando si trattò di venerare un idolo eretto da Nabucodonosor, Azaria, Anania e Misaele rifiutarono e furono condannati ad essere arsi vivi in una fornace.
Per intervento di un angelo i tre giovani rimasero incolumi mentre le guardie che li avevano condotti alla fornace furono uccisi dal fuoco. Il re fece liberare Azaria, Anania e Misaele e ordinò a tutti di rispettare il loro dio.


Riferimenti letteratura:
  • Bibbia - Libro di Daniele




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