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Damarmeno di Eretria



Gli indovini predissero che i Greci non avrebbero preso Troia se non portandovi frecce di Eracle e un osso di Pelope. I Greci chiamarono Filottete che possedeva l'arco e le frecce di Eracle e mandarono a prendere a Pisa un osso di Pelope, ma la nave che recava l'osso affondò nei pressi dell'Eubea.
Molti anni dopo il pescatore Damarmeno di Eretria trovò l'osso nelle sue reti e, colpito dalle dimensioni, lo nascose sotto la sabbia. Si recò quindi a Delfi per chiedere cosa fare di quell'osso e la Pizia gli ordinò di darlo agli Elei che stavano subendo un'epidemia. Damarmeno fu ricompensato dagli Elei con molti doni e fu nominato, lui e i suoi discendenti, custode dell'osso.
Quando Pausania, che racconta l'episodio (V,XIII) visitò Olimpia, l'osso era già sparito, probabilmente per i danni subiti durante il lungo periodo di immersione nell'acqua marina.


Riferimenti letteratura:
  • Pausania - Descrizione della Grecia




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