Nato a Venezia nel 1489, secondo di sei figli tra i quali il futuro doge Girolamo.
Studiò con passione il latino, il greco, la teologia e la filosofia. Entrò in politica ancora molto giovane e fu ammesso al Maggior Consiglio prima di aver raggiunto l'età di rito dei venticinque anni.
Nel 1522 fu nominato oratore presso il re di Inghilterra ma non si recò mai in Gran Bretagna. Nel 1524 fu scelto come ambasciatore presso Carlo V a Madrid insieme a Andrea Navagero, rimandò a lungo la partenza a causa della guerra in corso e solo il 13 giugno 1525 fu ammesso a un'udienza dell'imperatore.
Il 14 giugno 1556 fu eletto doge di Venezia e inaugurò la carica con sfarzosi festeggiamenti che rimasero a lungo impressi nella memoria dei Veneziani.
Durante il suo dogato la repubblica si mantenne neutrale rispetto allo scontro tra Francesi e Spagnoli e gli eventi più importanti furono un'epidemia di tifo e l'esindazione dei fiumi Adige e Brenta.
Lorenzo Priuli morì il 17 agosto 1559 e fu sepolto in San Domenico di Castello. Le sue spoglie andarono perdute durante l'occupazione napoleonica e in seguito fu eretto un suo mausoleo nella chiesa di San Salvador.
Suo successore fu il fratello Girolamo.

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Vedi anche:

Dogi di Venezia

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