Ugolino Visconti detto Nino. Nobile pisano, nato intorno al 1265. Nel 1275 ereditò dal padre la signoria del giudicato di Gallura in Sardegna.
Il nonno materno, il celebre Ugolino della Gherardesca, lo coinvolse nel 1285 nel governo di Pisa e i due operarono riforme gradite ai ceti più bassi. Fu eletto capitano del popolo mentre il nonno era podestà e i due formarono un duumvirato emettendo provvedimenti che consolidassero il loro potere a scapito delle Arti Maggiori.
Dopo la strage dei Gherardesca ad opera dell'arcivescovo Ruggieri degli Ubaldini, Nino fu esiliato e stabilì rapporti con il comune di Firenze nella guerra contro Pisa. In questo periodo conobbe e divenne amico di Dante Alighieri.
Combattè ancora contro Pisa e nel 1293 fu capitano generale della Taglia di Toscana, tuttavia quando si raggiunse la pace Nino non potè rientrare in città perché la situazione era ancora insicura e pericolosa.
Visse un periodo a Genova per poi stabilirsi nel giudicato di Gallura. Qui il suo vicario frate Gomita abusava del proprio potere per commettere frodi e malversazioni, Nino ne accertò le responsabilità e lo fece impiccare.
Dalla Sardegna continuò la lotta contro Pisa ma morì improvvisamente nel 1296.
Dante incontra l'anima di Nino Visconti nella Valletta dei Principi nell'Antipurgatorio: dopo un affettuoso scambio di saluti Nino prega Dante di ricordarlo alla figlia Giovanna perché sua moglie Beatrice d'Este si è risposata con Galeazzo Visconti e non pensa più a lui. Dovrà del resto pentirsi di questo nuovo matrimonio quando nel 1302 dovrà seguire il marito in esilio.

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Riferimenti letteratura:

Divina Commedia - Purgatorio

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