4/vgF0McT6WBi1RPOKg40mK96lk1bJq1dTncfbVzjMYsVgdkLfU3L2ZoQ

Sunelweb
    
Guida rapida
A B C D E F G H I J K L M
N O P Q R S T U V W Y Z  
 

Francois Marie Voltaire



Nato nel 1694 a Parigi da una famiglia borghese, François-Marie Arouet detto Voltaire, fu educato nel collegio Louis-le-Grand dai gesuiti.
Giovanissimo iniziò a scrivere versi arguti che con la sua prima tragedia Œdipe gli garantirono l'accesso nei circoli più in vista della città. La sua fortuna nell'alta società terminò nel 1727 quando per una lite con un nobile fu incarcerato nella Bastiglia e dopo alcune settimane espulso dalla Francia.
Visse tre anni in Inghilterra dove, a contatto con una società meno raffinata ma più moderna di quella francese, diede inizio alla sua esperienza di filosofo.
Nel 1734 pubblicò in Francia le Lettres sur les Anglais in cui attaccava violentemente la realtà retrograda e assolutista della società francese. Dovette nuovamente fuggire per la condanna del parlamento alla sua opera e quando fu riammesso in Francia ebbe il divieto di risiedere a Parigi.
Si stabilì allora nella Champagne, ospite della sua amante Madame du Châtelet insieme alla quale svolse approfonditi studi di matematica e fisica e scrisse Éléments de la philosophie de Newton (1738). In questi anni scrisse alcune tragedie e la sua opera Le siècle de Louis XIV.
Dal 1744 migliorarono i suoi rapporti con la corte francese, nel 1746 fu ammesso all'Accademia.
Nel 1749 morì Madame du Châtelet e Voltaire si trasferì a Berlino presso Federico II, suo grande ammiratore. Nel 1752 il suo rapporto con il re di Prussia entrò in crisi a causa di invidie e pettegolezzi e Voltaire tornò in Francia dove per qualche tempo collaborò all'Encyclopédie.
Nel 1756 pubblicò con il titolo di Essai sur les moeurs et l'esprit des nations la prima stesura della sua Storia Universale.
Dal 1755 visse in Svizzera dove acquistò una villa nei pressi di Ginevra. Famoso e ormai molto benestante, si dedicò a una produzione letteraria incredibilmente ampia comprendente numerosissimi saggi, articoli e lettere caratterizzate dal suo spirito elegante e vivace, sempre in polemica contro ogni forma di intolleranza e ingiustizia.
Nel 1778 tornò a Parigi per assitere alla prima rappresentazione della sua tragedia Irène e vi morì il 30 maggio 1778.


Indice sezione