La vestale Cornelia fu processata con l'accusa di aver violato il voto di castità ed assolta ma nel 91 d.C. l'imperatore Domiziano, che voleva mostrarsi particolarmente attento al rispetto delle regole religiose, riaprì il processo.
Il tribunale, certamente prevaricato dall'autorità dell'imperatore che presiedeva in qualità di pontefice massimo, questa volta condannò Cornelia che venne sepolta viva mentre il suo presunto amante veniva frustato a morte. Entrambi continuarono a protestarsi innocenti fino all'ultimo momento.

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Riferimenti letteratura:

Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare

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