Nato a Venezia il 21 novembre 1710 da un'importante famiglia che fu molto coinvolta nella politica. Ebbe un'ottima educazione e presto raggiunse le più alte cariche dello stato.
Fu eletto doge nel 1779, all'età di sessantanove anni, ottenendo poco meno dell'unanimità dei voti perché, si dice, aveva corrotto gli elettori.
Nei primi mesi del dogato partecipò al dibattito politico su un pacchetto di riforme proposte dagli avvocati Giorgio Pisani e Carlo Contarini che prevedevano di aumentare i poteri del Maggior Consiglio a scapito del Consiglio dei Pregadi e del Consiglio dei Dieci. L'opposizione di Renier alle riforme fu determinante e la vicenda si concluse con l'arresto e l'esilio dei due autori della proposta.
Nel 1782 il doge ricevette la visita degli eredi al trono di Russia (Paolo Petrovic e sua moglie Sofia Dorotea di Wurttemberg) e nel 1783 quella del papa Pio VI.
Paolo Renier morì l'8 ottobre 1788 e fu sepolto in San Nicolò dei Tolentini. Fu suo successore Ludovico Manin.

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Vedi anche:

Dogi di Venezia

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