Casatico 1478 - Toledo 1529
Filosofo, diplomatico e umanista.
Sua opera principale è Il Cortigiano (1528) nella quale immagina i dialoghi tenutisi nel 1507 alla corte di Urbino definendo alla maniera platonica la figura del perfetto gentiluomo.

Baldassarre Castiglione nacque il 6 aprile 1478 nella residenza della famiglia a Casatico, presso Mantova, da Cristoforo da Castiglione e Aloisa Gonzaga.
La famiglia apparteneva alla piccola nobiltà locale che viveva all'ombra dei Gonzaga, signori di Mantova, in un regime di origine feudale in cui le casate minori servivano quella dominantre, soprattutto dal punto di vista militare, ma non partecipavano alla conduzione dello stato ed alle decisioni politiche.
Cristoforo da Castiglione morì nel 1499 a seguito delle ferite riportate nella battaglia di Fornovo.
Dopo una prima educazione ricevuta a Mantova, Baldassarre proseguì gli studi a Milano presso il Merula ed il Calcondila.
Tornato a Mantova a seguito della morte del padre ebbe l'incarico di commissario marchionale da Francesco Gonzaga.
Nel 1503 lasciò la corte mantovana e passò al servizio di Guidubaldo da Montefeltro duca di Urbino, dove rimase fino al 1513, quando si trasferì a Roma come ambasciatore. Castiglione considerò sempre la permanenza a Urbino come uno dei migliori periodi della sua vita e proprio nell'ambiente urbnate ambientò il suo Cortigiano.
Tornò a Mantova nel 1516 e sposò Ippolita Torelli che morì nel 1520 dopo avergli dato tre figli.
Rimasto vedovo, Baldassarre prese i voti religiosi e nel 1526 fu nominato nunzio apostolico a Madrid. Dopo il Sacco di Roma, Castiglione attraversò serie difficoltà in quanto lo si ritenne responsabile di non aver svolto al meglio le proprie mansioni diplomatiche per evitare o almeno prevedere l'evento.
Riuscì tuttavia a riabilitarsi presso Clemente VII.
Morì di malattia a Toledo l'8 febbraio 1529, la sua salma fu trasportata a Mantova dove fu sepolta vicino a quella della moglie.