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Console



I consoli erano due. Furono i più alti magistrati, di elezione annuale, dell'antica repubblica.
La tradizione fa risalire l'istituzione della carica di Console al momento stesso della caduta della monarchia. I primi due consoli, infatti, furono gli stessi artefici della cacciata di Tarquinio il Superbo (509 a.C.): Lucio Giunio Bruto e Lucio Tarquinio Collatino.
La magistratura rimase effettivamente in vigore per tutta la storia romana ma nel quinto e nel quarto secolo per alcuni periodi invece dei consoli si elessero i Tribuni militari con potestà consolare che pur avendo gli identici poteri dei consoli erano in numero superiore (tre o quattro). Ciò si verificò a causa delle lotte sociali e politiche fra patrizi e plebei. I plebei, infatti, aspiravano ad accedere alle più alte cariche pubbliche mentre i patrizi non intendevano cedere sulla questione formale del loro diritto esclusivo al consolato. L'elezione dei tribuni consolari fu quindi un espediente per soddisfare, per qualche tempo, le istanze di entrambe le classi.
Durante l'impero l'istituzione sopravvisse ma i Consules Ordinarii inizialmente eletti regolarmente si dimettevano in favore dei Consules suffectii.
La Lex Villia Annalis del 180 a.C. stabiliva in quarantatre anni l'età minima per accedere all'ufficio di console.
Per una dettagliata esposizione della magistratura consolare vedere Mommsen. (Storia di Roma Antica, Libro II)


Riferimenti letteratura:
  • Livio - Storia di Roma
  • Dionigi di Alicarnasso - Storia di Roma Antica
  • Niccolò Machiavelli - Discorsi sulla prima decade di Tito Livio
  • Theodor Mommsen - Storia di Roma Antica


    Vedi anche:
  • Cronologia dei magistrati romani



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