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Eco e Roucillo



Due fratelli allobrogi che militarono nell'esercito di Cesare durante la guerra gallica e la guerra civile.
Nel primo conflitto acquisirono grandi meriti presso Cesare che fece in modo che fossero ricompensati sia presso la loro gente, sia presso il suo esercito dove raggiunsero i più alti gradi.
Durante la guerra civile, tuttavia, si dimostrarono molto arroganti con i loro sottoposti e con vari espedienti si procurarono guadagni illeciti. Questi comportamenti finirono per indurre i soldati a denunciare a Cesare le malefatte dei due ufficiali.
Cesare era impegnato nell'assedio del campo di Pompeo presso Durazzo e non ritenne opportuno infliggere in quel momento una dura punizione ai due Allobrogi, si limitò quindi ad una severa rampogna in privato. Ma Eco e Roucillo erano ormai disprezzati da tutti, forse temevano una punizione futura, forse erano tormentati dai rimorsi.
Quale che fosse la ragione disertarono e passarono a Pompeo che fu lieto di accoglierli fra i suoi più intimi collaboratori. Con le segretissime informazioni sullo stato delle forze di Cesare che i due disertori gli fornirono, Pompeo organizzò un efficace piano per forzare l'accerchiamento intorno al suo campo e nel luglio del 48 a.C. la sua azione ebbe successo.
Pompeo non seppe però approfittare del vantaggio e prese ad inseguire Cesare verso la Tessaglia. Durante il tragitto Cesare ebbe dalle città di Gonfi e Metropoli i rifornimenti di cui necessitava e quando negli ultimi giorni di luglio raggiunse la pianura di Farsalo le sue truppe erano pronte per affrontare quella che sarebbe stata la battaglia decisiva della guerra (9 agosto 48 a.C.).


Riferimenti letteratura:
  • Cesare - La guerra civile



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